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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il Consiglio comunale resta in silenzio in ricordo di Sergio, l'infermiere stroncato dal covid a 59 anni

“Sergio rappresenta il sacrificio e lo sforzo che tutta la comunità professionale sta facendo per contrastare il virus”

Sergio aveva 59 anni. Faceva l'infermiere da 30. In questi mesi si è impeganto nella lotta al covid, in prima fila, tra le corsie del policlinico Sant'Orsola di Bologna. Poi però il virus si è insinuato dentro di lui, stroncandolo.

Sergio Bonazzi è uno dei professionisti sanitari - e primo infermiere a Bologna -  che hanno pagato con la vita il loro prendersi cura di altre persone malate di covid19, tenendo in piedi il nostro Servizio Sanitario. A lui, come ai colleghi con cui si è trovato a condividere la tragica sorte, oggi è andato il ricordo del nostro Consiglio comunale.

Diversi gli interventi che si sono susseguiti, prima che in sala si osservasse un minuto di silenzio. “Sergio, era uno di noi. – ha afferma Marco Marseglia Coordinatore assistenziale del Padiglione Covid del Policlinico. Ha aiutato centinaia di giovani infermieri a formarsi e ad affrontare la professione nel modo migliore. E' venuto a mancare proprio durante quello che sarebbe stato il suo turno, con tutti i colleghi vicini. È stato un momento terribile e intensissimo allo stesso tempo. Non lo scorderemo”.

Il Cordoglio anche di Pietro Giurdanella, presidente dell’ Ordine delle Professioni Infermieristiche Bologna “Sergio siamo noi e rappresenta il sacrificio e lo sforzo che tutta la nostra comunità professionale sta facendo per contrastare il virus. Alla sua famiglia va tutto il nostro cordoglio e le condoglianze più sincere”.

Un gesto toccante per la famiglia che fa sapere attraverso il figlio Gianluca che "così tutti lo ricorderanno perché papà era una persona speciale, un'anima bellissima. Chi lo desidera potrà fare delle donazioni ai reparti in cui ha lavorato".

Si uniscono al cordoglio per la morte di Sergio Bonazzi anche il Sindaco di Bologna Virginio Merola e l'Assessore comunale alla sanità Giuliano Barigazzi, così come Stefano Bonaccini e Raffaele Donini, Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna. In consiglio è stato rimarcato: "La verità davanti alla quale non possiamo sottrarci è che infermieri, medici, professionisti sanitari tutti sono sovraccarichi di lavoro, sottodimensionati come organico, con la preoccupazione di contagio da Covid-19.
Una condizione aggravata dalla presenza di un personale non più giovanissimo e dall'elevata presenza di donne che sottopone la gran parte del personale allo stress derivante dalla crescente difficoltà di conciliare gli equilibri vita-lavoro come illustra il recente report realizzato dalla Fondazione dal titolo ‘Medici e infermieri, tra sottodimensionamento degli organici, rischi alla salute ed esigenze di conciliazione’.
Ma nonostante tutto questi professionisti, non si tirano indietro, mai. Proprio come ha fatto Bonazzi". 

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