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Cronaca

Caro vita, associazioni consumatori in piazza il 10 gugno 2022: "Ecco protesta delle pentole vuote"

Appuntamento sotto la prefettura: "Inflazione come negli anni '90, ma salari fermi"

A Bologna l’appuntamento regionale si svolgerà in piazza Roosevelt davanti la prefettura alle ore 11, ma eventi sono previsti un po' in tutta Italia. Si tratta della “Protesta delle pentole vuote”, organizzata da particamente tutte le associazioni dei consumatori attive sul panorama nazionale, da Federconsumatori ad Adoconsum, da Assoutenti al Movimento consumatori, che appunto porteranno in piazza delle pentole vuote, simbolo del carovita che attanaglia le famiglie.

Nel mirino della protesta finisce il governo Draghi, additato di non essere abbatanza incisivo per tutelare i consumatori da aumenti che sono spesso "ingiustificabili".

“Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi -si legge nel comunicato congiunto- ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico. In questo modo nel Paese crescono disuguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare”, affermano le associazioni dei consumatori.

Le associazioni snocciolano anche alcuni dati. "Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona. L’inflazione nel 2022 ha già raggiunto il 6,5%, come non accadeva dai primi anni ’90, e il previsto rialzo dei tassi d’interesse porterà all’aumento anche delle rate di mutui e prestiti.".

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Nel mirino il governo Draghi

I rincari a cui stiamo assistendo, continua la nota, hanno avuto finora "solo timide reazioni del Governo, che si è limitato a misure di carattere emergenziale e temporaneo, come la tassazione sui super profitti delle società dell’energia, gli sgravi parziali per alcune imprese e la riduzione degli oneri fiscali sulle bollette, ma rinviando i necessari interventi di carattere strutturale che da tempo rivendichiamo per arginare una crisi che si prospetta non di breve periodo".

“Anche in una regione come l’Emilia-Romagna, con un tessuto sociale ed economico robusto, le disuguaglianze si stanno ampliando e le difficoltà, soprattutto per i redditi bassi e medio bassi, sono in aumento. È necessario fare di più e bisogna farlo in fretta - sottolinea Renza Barani, presidente Federconsumatori Emilia-Romagna -. Ci prepariamo alla mobilitazione anche nella nostra regione per sostenere le esigenze di questi cittadini e famiglie e affinché vi sia la dovuta attenzione da parte del Governo”.

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