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Cronaca

Influenza, direttore Ausl: "Quest'anno in anticipo e più aggressiva"

Il direttore generale Bordon prevede il forte impegno dell'azienda sanitaria in autunno: "Il vaccino protegge la popolazione più anziana"

L'influenza "quest'anno la si aspetta forse in anticipo. E si aspetta anche un'influenza probabilmente un po' più aggressiva". Lo ha detto il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon, ieri a margine di una conferenza, ma "sarà importante essere attivi e proattivi sui temi della campagna vaccinale che, storicamente, protegge in questo ambito la popolazione più anziana, a cui il vaccino viene offerto gratis. I temi Covid e influenza si incroceranno - aggiunge dunque Bordon - facendo sì che la nostra azienda verso l'autunno sia molto impegnata, in tutto il territorio, nelle vaccinazioni". Il periodo più opportuno, come indica l'azienda sanitaria, è compreso tra ottobre e dicembre ed è necessaria e gratuita per gli operatori sanitari e socio-sanitari, le donne in gravidanza, bambini e adulti con patologie croniche, donne e uomini over 60, addetti ai servizi essenziali, donatori di sangue e personale degli allevamenti e macelli. 

Una raccomandazione che arriva anche da Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute: "Il momento è delicato, ci aspettiamo una stagione influenzale ad alta intensità - sottolinea l'esperto - oggi ci troviamo davanti una popolazione suscettibile soprattutto quella dei più giovani, perchè nelle precedenti due stagioni complice i dispositivi (dpi) usati come misura preventiva in pandemia, abbiamo registrato una bassa percentuale d'infezioni. Quest'anno non adottiamo più nessuna misura e ci sono tutte le condizioni per avere un'annata importante sotto il profilo dei contagi da influenza. E' importante perciò vaccinarsi contro l'influenza".

Quarta dose vaccino anti-covid

Intanto va a rilento la somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid: "Riunisco i direttori generali di tutte le Ausl per coordinarci al meglio", conferma l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. "Non tanto per offrire la capacità di vaccinazione, che già offriamo, ma per sensibilizzare i cittadini. Perché il Covid c'è ancora ed è molto importante vaccinarsi, non tanto in termini di neutralizzazione del contagio, ma per ridurre al minimo l'aggravamento della malattia. Per cui siamo già tra le Regioni che vaccinano di più, ma continueremo a insistere", assicura. (dire)

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