Infrastrutture, progetti Passante e tram tornano sotto esame
Più sicuro l'allargamento di tangenziale ed autostrada, due linee del bus su rotaie ancora non finanziate potrebbero saltare
Non navigano in acque tranquille i progetti infrastrutturali di comune e Regione per Bologna. Il Passante e, soprattutto, il tram sono al centro dell'attenzione del nuovo esecutivo, intenzionato a giudicare dalle dichiarazioni a rivedere entrambi i progetti, o almeno a modificarli aggiungendo o stralciando pezzi di opere ancora non assegnate.
L'ultima casella da poco assegnata è quella del deputato bolognese Galeazzo Bignami nominato viceministro con delega alle Infrastrutture (dicastero presieduto da Salvini). Qui i desiderata sono da subito stati rivolti a una revisione della bretella autostradale, anche se non sottrattiva. Infatti, l'iter del Passante è arrivato a un punto talmente avanzato che non si potrebbe tornare indietro a meno di pagare esose penali. Su questo tasto è tornata a presentare una mozione la parlamentare M5S Stefania Ascani, ma è difficile che il Passante verrà fermato. Piuttosto, Bignami potrebbe optare per aggiungere altre opere complementari all'allargamento, come una bretella che colleghi la valle del Reno con quella del Setta.
Ambiente, Lepore difende il Passante: “Ridurrà le emissioni”
Più spinoso il discorso sul tram. Qui le linee in avanzato stato di progettazione sono due, la linea rossa Borgo-Caab (tanto invisa ad alcuni residenti nel tratto di Borgo Panigale) e quella verde Mille-Corticella. Per entrambe, anche in questo caso, lo stop comporterebbe il pagamento di penali per decine di milioni di euro, con i progetti già finanziati. Più in bilico l'iter di altre due linee, come la gialla Rastignano-Casteldebole e la blu Casalecchio - San Lazzaro, per gran parte ancora sulla carta.
Sulla questione sono già in corso interlocuzioni tra il Comune e il ministero e una sintesi dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Nello stop a parte delle linee del tram nel Pd c'è chi vede la mossa come uno sgarbo politico, volto a impedire alla maggioranza che regge Matteo Lepore di portare a casa un punto importante e politicamente spendibile in fatto di mobilità sostenibile. Dall'altra parte c'è chi vede anni e anni di cantieri nei quali andrà a poggiare la mobilità cittadina come fumo negli occhi, con le attività vicine ai lavori pesantemente penalizzate da deviazioni e chiusure delle strade.