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Cronaca

Scandalo "interviste a pagamento": 3 giornalisti locali sospesi e 2 censure

L'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna ha concluso i procedimenti disciplinari nei confronti dei giornalisti coinvolti "un'indagine lunga e laboriosa"

Si chiude con 3 sospensioni e 2 censure la vicenda delle "interviste a pagamento" che ha scaldato qualche mese fa alcune televisioni private locali. L'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna ha concluso i procedimenti disciplinari nei confronti dei giornalisti coinvolti nel caso delle cosiddette 'interviste tv a pagamento'. L'istruttoria era stata aperta nell'agosto scorso dopo che era diventato pubblico lo "scandalo delle comparsate dei politici della Regione che compravano spazi di informazione sulle maggiori emittenti regionali", spiega l'Odg. Secondo l'Ordine si è trattato di "un'indagine lunga e laboriosa anche per le difficoltà incontrate durante la fase istruttoria: dall'impossibilità di acquisire atti e documentazione dalla magistratura (titolare di parallela inchiesta) alla scarsa collaborazione delle forze politiche coinvolte e della stessa presidenza dell'Assemblea regionale".

ECCO I PROCEDIMENTI PER I 5 GIORNALISTI COINVOLTI. I procedimenti, aperti nei confronti di cinque giornalisti (due professionisti e tre pubblicisti) delle testate 7Gold, èTv e Teleromagna, "hanno impegnato il Consiglio in analisi, riscontri, audizioni di testi e valutazioni per numerose sedute arrivando alla chiusura con tre sospensioni e due censure. Questi i nomi dei colleghi sanzionati: Dalio Pattacini (6 mesi di sospensione), Luigi Ferretti (due mesi di sospensione), Giovanni Mazzoni (due mesi di sospensione), Fausto Sergio Fagnoni (censura), Francesco Spada (censura)". Sulla vicenda era appunto anche stata aperta un'inchiesta penale nell'ipotesi di peculato, affidata al pm Antonella Scandellari.

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