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Cronaca

Rizzoli, la denuncia del sindacato: "operatori non formati sono ferristi'

Nella equipe medica il secondo addetto alla gestione dei ferri operatori sostituito con un operatore socio-sanitario

All'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna "si è pensato bene di togliere il secondo ferrista presente in equipe operatoria e di sostituirlo con la figura dell'operatore socio-sanitario".

Lo denunciano, ricordando che la decisione è stata presa nonostante il saldo positivo che emerge "dal piano assunzioni-cessazioni presentato in Regione dall'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, che prevede un aumento di infermieri (da 37 a 39) e operatori socio-sanitari (da 15 a 17)", il segretario regionale della Uil Fpl, Christian Ruiu, e il segretario aziendale del Rizzoli del sindacato, Umberto Bonanno.

In una nota, i due si dicono "molto preoccupati da questa scelta della direzione infermieristica, che mette in seria difficoltà sia l'infermiere che l'operatore socio-sanitario" anche da un punto di vista legale, dato che "l'operatore socio-sanitario non è formato per svolgere il lavoro da ferrista". Per farlo, ricordano infatti i sindacalisti, "serve un'adeguata formazione, perché l'infermiere strumentista è il responsabile della preparazione, della corretta gestione e della verifica iniziale e finale di tutti i dispositivi e materiali utili ad un intervento chirurgico in sala operatoria". Come se non bastasse, aggiungono Ruiu e Bonanno, le scelte della direzione infermieristica "ancora una volta sono state fatte senza aver sentito il parere di tutti i sindacati", senza contare, concludono i due, che "in caso di assenza degli infermieri si utilizzano gli operatori socio-sanitari invece di mettere in turno un coordinatore, ma se c'è da fare seduta operatoria in libera professione gli stessi sono misteriosamente presenti nell'equipe". (Ama/ Dire)

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