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Contro l'Iper a Lavino. La protesta: "Basta supermercati e consumo di suolo" | VIDEO

Un gruppo di cittadini si è presentato di fronte al convegno sul consumo di suolo promosso dalla Città metropolitana

"Non è una protesta contro questo convegno. Anzi, noi siamo perfettamente in linea con i temi del convegno. Noi siamo per il consumo di suolo zero, per la rigenerazione urbana e per la valorizzazione della funzione sociale dei negozi di vicinato. Quindi noi non comprendiamo come mai i temi di questo convegno non vengano messi in pratica quando si sta discutendo di un progetto per la realizzazione di un ipermercato di oltre 10.000 metri quadri su un suolo che ora è vergine, in parte parco, in parte agricolo, a Lavino di Mezzo".

È questo il messaggio di un gruppo di cittadini e associazioni che questa mattina si è presentata di fronte al convegno sul consumo di suolo promosso dalla Città metropolitana di Bologna all'Oratorio San Filippo Neri, contrario alla realizzazione di un ipermercato nella frazione di Lavino, ad Anzola dell'Emilia.

"Se allarghiamo la visuale all'intera Bologna, ci accorgiamo che non c'è assolutamente bisogno di un ipermercato- attacca Angelo Farneti di Legambiente- uno studio Nomisma ci dice che Bologna è la città in Italia che ha la più alta concentrazione di Grande distribuzione organizzata, più di Milano, Genova o Firenze. Questo ipermercato porterà anche un incremento del traffico non solo da fuori Bologna e fuori provincia, ma da fuori regione, con una conseguente aumento dell'inquinamento".

Per queste ragioni, i manifestanti, una trentina circa, si sono presentati con striscioni inequivocabili: "No ipermercato", "No cemento", "Salviamo Lavino", distribuendo volantini a passanti e partecipanti al convegno. Nei giorni scorsi hanno raccolto 3.000 firme, di cui 1.300 solo il primo giorno, che porteranno all'attenzione del Consiglio comunale di Anzola.

"Non dimentichiamo che la Pianura Padana è tra le regioni più inquinate d'Europa- ammonisce ancora Farneti- la consapevolezza dei cittadini è altissima su questo tema. Chiediamo ai tecnici e ai politici, che usciti da questo convegno dovranno esaminare questo progetto, di tenere in considerazione quello che i cittadini pensano. Noi diciamo no all'ipermercato".

E la solidarietà arriva anche da Confesercenti. "In quella zona non c'è assolutamente bisogno dell'iper- rincara la dose Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna, presente al presidio- c'è invece bisogno di aiutare le piccole attività che sono di presidio e di servizio alle comunità locali". Ma al di là della contrarietà all'opera, è anche il dove dovrebbe sorgere che stupisce i manifestanti, ovvero su un'area verde. Infatti, denunciano come "a sei metri di distanza dall'area ci siano dei capannoni in disuso, segnalati anche sul sito della Città metropolitana, che pensiamo sia parte attiva anche in un processo decisionale e quindi noi pensiamo che abbia il dovere di esprimersi su questo argomento", spiega Flavio Mezzofanti, cittadino di Anzola.

Dialogo che in effetti avviene, quando davanti al portone del San Filippo Neri arriva il sindaco metropolitano Matteo Lepore, tra i relatori del convegno "Cambiamenti climatici: il suolo e la rigenerazione urbana", incalzato subito dai manifestanti che gli chiedono di 'convincere' il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi a rinunciare all'opera. "Ci auguriamo che la risposta dell'amministrazione della città metropolitana sia positiva, nel senso che si capisca che questa opera è inutile, dannosa e non fa bene né al territorio nei cittadini di Anzola né di di Lavino".

Pronta la risposta del primo cittadino: "Innanzitutto l'iter non si è ancora concluso, quindi il Comune di Anzola deve fare le sue valutazioni. Credo che sia importante il dialogo con i cittadini. Per il resto come Città metropolitana noi siamo al servizio dei Comuni e quindi faremo tutte le valutazioni del caso", riferisce Lepore prima di partecipare al convegno. (Dire)

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