Istituto Parri, è boom di studenti iscritti: superata quota 9mila
Il noto istituto cittadino attivo nella ricerca e divulgazione storica da anni forma i ragazzi nelle scuole con specifici temi e approfondimenti
Arrivano a superare quota 9mila le iscrizioni ai percorsi formativi messi in campo dall'Istituto Parri, con argomenti che spaziano tra la guerra in Ucraina, il muro di Berlino e le leggi razziali del fascismo -per quanto riguarda i temi storici- e la crisi ambientale, le fake news e il sessismo, in materia di educazione civica.
La quota iscritti è quasi il doppio di quella dell'anno precedente. Un po' il bisogno di informazioni sul conflitto esploso a inizio 2022, un po' la necessità di ripartire delle scuole dopo le rinunce imposte dal Covid, ma anche un maggior numero delle collaborazioni da parte dell'istituto storico: queste le motivazioni di un boom che rende il Parri sempre più protagonista nelle scuole di Bologna (5.000 degli studenti coinvolti frequentano in città), nell'area metropolitana e nel resto della regione, in particolare tra medie e superiori.
"La risposta dei giovani è molto rassicurante", chiosa il presidente del Parri Virginio Merola."C'è bisogno di conoscenza del nostro passato prossimo e di strumenti per affrontare il presente". La didattica della storia "ha sempre sofferto nel nostro paese, così come l'educazione civica", aggiunge il deputato Pd. "Ma si dimostra che se ci sono proposte valide l'interesse degli insegnanti c'è". Rinnovata, intanto, l'intesa triennale con l'Ufficio scolastico regionale. "La ricchezza della proposta per le nostre 1.500 scuole è enorme", dice Chiara Brescianini dell'Usr durante l'incontro stampa tenuto oggi al Parri in occasione della firma. Sull'Ucraina, tema 'caldo' anche per l'arrivo di tanti studenti dalle zone di guerra, "abbiamo un contributo competente che permette ai ragazzi di approfondire", aggiunge la dirigente dell'Usr. (Bil/ Dire)