Italia-Romania al Dall'Ara: 'Un gol per la ricerca', gli azzurri in campo con AIRC
Il 17 novembre gli Azzurri invitano i tifosi a sostenere i progetti di ricerca sul cancro. Durante l’amichevole con la Romania, una rappresentanza dei volontari AIRC porterà sul terreno di gioco lo striscione con il messaggio della campagna di Un Gol per la Ricerca
In occasione dei Giorni della Ricerca, la Nazionale Italiana, grazie al patrocinio della Federazione Italiana Giuoco Calcio, scende in campo insieme ad AIRC per coinvolgere i tifosi a donare per sostenere il percorso di formazione e specializzazione di giovani ricercatori italiani di talento.
Negli ultimi cinquant’anni la ricerca oncologica ha raggiunto straordinari traguardi, contribuendo a rendere il cancro sempre più curabile: il tasso di mortalità è diminuito del 18% per gli uomini e del 10% per le donne negli ultimi due decenni. Una persona su quattro può considerarsi guarita, perché torna ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale, cioè di chi non ha mai avuto una diagnosi di tumore.
Per rendere questi dati sempre più positivi è necessario però garantire continuità al lavoro dei ricercatori. Per questo il mondo del calcio risponde compatto alla convocazione dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro scendendo in campo con l’iniziativa “Un Gol per la Ricerca”. In occasione della partita amichevole Italia – Romania, in programma a Bologna martedì 17 novembre, gli Azzurri invitano i tifosi a sostenere attivamente i progetti dei giovani campioni della ricerca sul cancro, accompagnandoli nel loro percorso di formazione.
Durante l’amichevole con la Romania, una rappresentanza dei 20.000 volontari AIRC porterà sul terreno di gioco lo striscione con il messaggio della campagna di Un Gol per la Ricerca. Facciamo tutti insieme un gol per la ricerca! Con un SMS al 45509 (*) ognuno di noi può dire “Contro il cancro, io ci sono”
“AIRC finanzia circa 5.000 ricercatori in tutta Italia, di questi circa 3.500 sono under 40 – spiega Niccolò Contucci Direttore Generale AIRC – Il nostro obiettivo è far crescere una nuova generazione di scienziati che consenta alla ricerca oncologica italiana di restare un’eccellenza assoluta, proseguendo il lavoro fatto in questi ultimi 50 anni. I più recenti dati pongono il nostro Paese al vertice in Europa per le guarigioni da cancro, si tratta di un risultato importante ma certo non ci può bastare. Grazie al supporto di FIGC e al sostegno degli Azzurri possiamo coinvolgere il grande pubblico dei tifosi di calcio e sono certo che la loro generosità ci consentirà di raccogliere risorse importanti per raggiungere al più presto nuovi traguardi per rendere il cancro sempre più curabile”.
AIRC. Nel 2015 l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo di mezzo secolo di attività: cinquant’anni di sostegno alla ricerca oncologica, per portare i risultati dal laboratorio al paziente. Quando nacque AIRC nel 1965 non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo di euro per il finanziamento della ricerca oncologica: in particolare oltre 980 milioni per progetti di ricerca condotti in laboratori di istituti, università e ospedali in tutta Italia e oltre 39 milioni di euro per percorsi di formazione a giovani ricercatori (*dati attualizzati e aggiornati al 31 gennaio 2015). Il coraggio ancora oggi unisce tutti i protagonisti di AIRC: i 5000 ricercatori che svolgono con passione e impegno un lavoro senza certezze, i pazienti e le loro famiglie che si affidano alla ricerca per guardare al futuro con la speranza che il cancro diventi sempre più curabile, i volontari che dedicano il loro tempo alle iniziative dell’Associazione e i donatori che sostengono la ricerca con il loro contributo. Scopri la storia che, con coraggio, tutti insieme stiamo scrivendo da 50 anni su lanostrastoria.airc.it