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"Siamo tutti bolognesi". Da Bologna una campagna per lo Ius Soli | VIDEO

Parteciperanno testimoni, attiviste, artisti, scrittori e scrittrici, influencer, tiktoker. Tra loro, ad esempio, don Luigi Ciotti e Alberto 'Bebo' Guidetti

"Tutti devono sapere che siamo tutti bolognesi dal primo giorno, dal sindaco ai nuovi arrivati, non ci sono differenze su questo". Così il primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore, presenta le iniziative organizzate dal Comune come passo successivo all'inserimento nello Statuto di Palazzo D'Accursio del principio dello ius soli e del conferimento della cittadinanza onoraria ai minori nati in Italia o che abbiano compiuto qui almeno un ciclo scolastico.

"Bolognesi. Dal primo giorno" è per l'appunto in titolo della campagna, che comprende anche un evento (il 22 al Teatro Celebrazioni) rivolto alle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado, che sarà ripetuto anche negli anni successivi: all'iniziativa, curata da Mismaonda con la collaborazione della rete Dalla parte giusta della storia, parteciperanno testimoni, attiviste, artisti, scrittori e scrittrici, influencer, tiktoker. Tra loro, ad esempio, don Luigi Ciotti e Alberto 'Bebo' Guidetti.

La campagna, poi, prevede affissioni in città, l'esposizione di un'immagine ad hoc sulla facciata del Palazzo comunale e un allestimento temporaneo nel cortile Guido Fanti che, con le fotografie di Margherita Caprilli, dal 21 rivestirà il cantiere presente nel cortile con i volti e i pensieri di ragazze e ragazzi sul concetto di cittadinanza.

"Vorrei soltanto poter essere libera di viaggiare, di studiare, di votare, invece di dover lottare per quello che dovrebbe essere un mio diritto: essere riconosciuta dal mio Paese", sarà ad esempio il messaggio di Deepika. L'obiettivo è dunque veicolare lo "ius soli alla bolognese", sottolinea Lepore: un concetto che "mi piacerebbe diventasse famoso più o meno come gli spaghetti", azzarda il sindaco.

Intanto, dopo la modifica allo Statuto comunale, "sono felice che da Ravenna e da altre città italiane abbiano deciso di aderire- continua il sindaco- ma l'obiettivo adesso è prenderci cura delle nostre ragazzi e dei nostri ragazzi, facendo un lavoro in città per farli accedere ai servizi culturali, migliorare le attività con il progetto Scuole aperte e l'ingaggio civico attraverso lo sport".

Questo senza mai dimenticare che "essere bolognesi significa avere pieni diritti ma anche pieni doveri", avverte Lepore: "Essere cittadini non è un regalo ma significa essere persone libere, consapevoli e responsabili". A livello cittadino, Lepore punta sul fatto che "questa cultura della solidarietà, questa bolognesità, a volte prescinde anche dalle idee politiche: la riconosco anche tra persone che magari alle amministrative o alle politiche votano cose diverse, però si sentono parte della comunità".

Resta poi "sullo sfondo" la battaglia a livello nazionale e Lepore si aspetta un intervento del Parlamento: "Anche se ha una maggioranza diversa dalla nostra, penso che un Parlamento moderno debba vedere i diritti civili come una bandiera per tutti". Dietro il progetto lanciato oggi "non c'è soltanto la consegna di una pergamena", sottolinea Agnese Pini, direttrice del 'Quotidiano nazionale' e de 'Il Resto del Carlino', partner dell'evento del 22: su questi temi "un giornale storico come il Carlino può e deve fare la sua parte, perchè può e deve raccontare la Bologna che c'era, che c'è e che può diventare".

Questo sapendo che "per cambiare in modo più virtuoso per tutti, però- aggiunge Pini- non può fare a meno di riconoscersi sempre di più in un senso di comunità". Vista la platea di riferimento, "abbiamo pensato che andavano coinvolti quelli che hanno i modi di esprimersi più comprensibili per i giovani", spiega Mariangela Pitturru di Mismaonda: ai vari testimonial, quindi, "abbiamo chiesto di portarci la loro visione sul tema, ciascuno attraverso la propria storia personale e le proprie modalità espressiva".

Tra il 2009 e il 2011 i nati a Bologna sono 9.299 e di questi 1.770 sono senza cittadinanza italiana, ricorda il Comune citando i dati forniti dall'Ufficio statistico. Nel 2022 sono circa 100 le persone che hanno acquisito il diritto alla cittadinanza al compimento dei 18 anni e ogni anno, in media, sono 700 le persone che ottengono questo diritto per altre ragioni (in particolare matrimonio o residenza).

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