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Cronaca San Pietro in Casale

Da San Pietro in Casale ai Mondilai di Abu Dhabi: il ju jitsu è "Made in Emilia"

La palestra CSR Ju Jitsu del borgo emiliano vince gli Europei in Bosnia e vola ai Mondiali di Abu Dhabi per rappresentare la Nazionale italiana

Il ritiro dalle scene dieci anni fa, poi il ritorno in palestra e la vittoria agli Europei a Banja Luka, in Bosnia-Erzegovina. Infine, la chiamata dalla Nazionale italiana per il prossimo Mondiale che si svolgerà ad Abu Dhabi. Non è la sceneggiatura di un film ma, in breve, la storia di Sergio Pironi, il maestro cintura nera di ju jitsu che, al fianco dell’attuale maestro Giuseppe Corazza, ha portato ben cinque atleti ai prossimi campionati mondiali.

Il ju jitsu è un'antica arte marziale giapponese che ha origine nell'età medievale. Evolutasi nel tempo, questa disciplina (che dal giapponese può essere tradotta come "Arte gentile" o "Arte della cedevolezza") è oggi diffusa in tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Brasile, dall'Asia all'Europa. E, con un salto immaginario, da Tokyo all'Emilia. 

San Pietro in Casale porta il ju jitsu nel mondo

La palestra CSR Ju Jitsu di San Pietro in Casale è stata fondata nel lontano 1979. Poi, dal 1990, è il maestro Sergio a prenderne in carico la gestione. Nel 2012 Sergio lascia le redini al maestro Giuseppe Corazza e, dopo tanti anni di duro lavoro – e anche di lontananza dai circuiti internazionali – la CSR torna a trionfare. “Tutto merito di Giuseppe – racconta Sergio a Bologna Today – ha fatto un lavoro incredibile con i ragazzi. Io sono da poco andato in pensione e per sfizio ho deciso di ritornare in palestra. Da lì abbiamo deciso di ricominciare a preparare gli atleti e le atlete a livello agonistico negli ultimi mesi. In questi mesi la palestra si è come risvegliata e il merito va anche tanto agli atleti, tutti molto in gamba. A questo punto abbiamo provato a fare come facevamo un tempo: andare agli Europei. E li abbiamo vinti”. Gli atleti parte della spedizione sono stati Greta GubelliniNicholas ChiariniDavide CorazzaMattia Alario e Anthony Vittoria accompagnati, appunto, dai maestri Sergio Pironi e Giuseppe Corazza. Il conteggio totale a fine competizione dice tre ori e tre argenti. Ma le soddisfazioni non finiscono qui: subito dopo l’Europeo, infatti, è arrivata la chiamata della Nazionale. “Ovviamente non saremo solo noi – continua Sergio – ma saremo parte della spedizione”. Un orgoglio non da poco per chi quella palestra l’ha creata da zero: “Sono felicissimo di questo risultato. Ho passato lì dentro trentadue anni della mia vita e sono contento che funzioni così bene. Però il merito di questi traguardi è certamente di Giuseppe, ci tengo a sottolinearlo”.

Greta, tra pandemia e ju jitsu

C’è una storia nella storia nel racconto di questa impresa sportiva: quella di Greta Gubellini. Greta fa parte della delegazione che, da San Pietro in Casale, il prossimo mese partirà per Abu Dhabi a rappresentare l’Italia. Greta ha 15 anni e da otto pratica il ju jitsu. Dopo i due anni di stop forzato delle palestre a causa della pandemia, però, Greta avrebbe voluto abbandonare tutto. Ma ritrovare il suo vecchio gruppo le ha dato la forza di andare avanti. “Dopo un periodo dove avevo pensato di mollare tutto – racconta Greta – grazie ai miei compagni di squadra e ai miei maestri ho potuto fare questa nuova esperienza: gli europei Balkan Open in Bosnia. Dopo diversi anni fuori dal circuito internazionale, abbiamo ottenuto un risultato prestigioso che ci permetterà di rappresentare la Nazionale italiana ai Mondiali del prossimo mese”.

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