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Cronaca San Donato / Via del Lavoro

Morto a 7 anni dopo la caduta dall'altalena: risarcita la famiglia di Karim

Il bambino di origini tunisine morto dopo l'incidente al Parco John Lennon di via del Lavoro: il risarcimento alla famiglia: "Non compensa la morte di un figlio"

La famiglia del piccolo Karim, il bambino di origine tunisina che il 19 luglio 2008, quando aveva sette anni, morì dopo essere caduto da un'altalena del parco pubblico John Lennon di via del Lavoro, alla periferia di Bologna, non sarà parte civile al processo a carico di quattro persone accusate di omicidio colposo. La famiglia infatti è stata risarcita, ma resta parte offesa del procedimento. E' emerso a margine dell'udienza preliminare, davanti al gup Alberto Ziroldi, che ha rigettato la richiesta delle difese degli imputati di una nuova perizia super partes sull'altalena, e rinviato per la discussione al prossimo 3 aprile.

L'ACCADUTO: DAL GIOCO ALLA TRAGEDIA. Il bambino aveva battuto la testa contro il cestello dell'altalena e da allora non si era mai risvegliato dal coma, per poi morire il 30 ottobre 2009 all'ospedale di riabilitazione San Giorgio di Ferrara, dove era stato trasferito in seguito all'iniziale ricovero al Bellaria di Bologna. "Non c'é risarcimento che possa compensare una perdita come quella di un figlio - ha spiegato il legale della famiglia Andrea Fornasari - il bambino è morto dopo essere stato in coma 16 mesi, e dopo 7 interventi chirurgici che ogni volta hanno riacceso la speranza. Il processo sarebbe stato causa di nuova sofferenza". L'entità del risarcimento non è stata resa nota ma si tratterebbe di una somma consistente .

Il pm Morena Plazzi ha chiesto il giudizio per Claudio Levorato, legale rappresentante di Manutencoop, capogruppo della rete di imprese dell'appalto per la gestione del verde pubblico del Comune di Bologna; Claudio Pozzi, legale dell'Operosa che nell'ambito nel contratto di gestione del verde aveva in carico specificamente la pulizia e il monitoraggio del parco, compresi i giochi; Camillo Gardini, legale rappresentante di Agri2000 che aveva in carico specificamente il monitoraggio periodico - compresi i giochi - del parco Lennon e di altri parchi pubblici; Roberto Diolaiti, responsabile del settore ambiente e verde urbano del Comune. Oggi Diolaiti in aula ha fatto spontanee dichiarazioni. "Ribadiamo che per noi c'era un difetto di progettazione dell'altalena - ha detto l'avv. Guido Magnisi che lo tutela - le corde erano state sostitute solo un anno prima, ed erano già di nuovo usurate".

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