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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Molinella

Caccia al killer di Budrio: "Trovatelo, fateci questo regalo di Pasqua"

La ricerca di Igor-Norbert Feher prosegue senza sosta, anche nei giorni di festa. La gente dei territori blindati si sfoga sui social e il pensiero va a chi lavora per la sicurezza

Ieri i funerali di Valerio Verri, la guardia ecologica volontaria, ucciso una settimana fa. La caccia a Igor-Norbert Feher continua, come continua lo stato di agitazione e paura fra gli abitanti della "zona rossa", che si sfogano sui gruppi Facebook e nel giorno di Pasqua vogliono far sentire la loro vicinanza agli uomini delle forze dell'ordine che non potranno sedere a tavola con i loro familiari: "Vorrei fare gli auguri a tutte le forze dell'ordine e le forze speciali che sono impegnate in questa caccia all'uomo che si sta rivelando più difficile del previsto - uno dei post - Non me la sento di dire loro Buona Pasqua, perchè mentre noi saremo con le nostre famiglie, loro saranno là fuori a proteggere la nostra incolumità. Le loro famiglie saranno a casa in ansia. Vorrei solo dire loro Forza ragazzi, fateci questo regalo". 

Nel frattempo spunterebbe qualche ritrovamento e, come scritto su Il Resto del Carlino, anche una segnalazione che sarebbe stata considerata attendibile: arriverebbe da Sant’Antonio di Medicina, dove un agricoltore avrebbe trovato uno dei possibili giagigli utilizzati dal killer. Molti si chiedono come possa quest'uomo spietato resistere tanto tempo in queste condizioni e noi lo abbiamo domandato a un esperto di sopravvivenza che ci ha spiegato come questo e possibile e perchè: pare che si possa arrivare fino a un mese e mezzo purchè ci sia acqua potabile. 

"Spero, che questa maledetta storia possa finire al piu presto che la vita di tutti i giorni possa ritornare a splendere per tutte quelle persone che stanno vivendo questo periodo di panico e che anche tutti gli uomini delle forze dell'ordine possano tornare a casa incolumi dalle loro famiglie" un altro messaggio condiviso nel gruppo. 

Le ricerche all'interno dell'Oasi di Marmorta continuano (un'area di 40 chilometri quadrati suddivisa per le ricerche in 12 macrosezioni) e sembra che i risultati delle prime analisi dei RIS di Parma confermino che le tracce trovate corrispondano al ricercato. E' stato sentito dalla sua camera d'ospedale Marco Ravaglia, il poliziotto provinciale ferito finelmente in condizioni di parlare: avrebbe ricostruito la dinamica degli eventi e fornito dettagli sull'identità del killer. 

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