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Cronaca

I disastri di oggi spiegati in una festa: va in onda 'La Manifesta'

Titolo della kermesse, in programma da venerdì a domenica al Costa di via Azzo Gardino,"La vacanza di Marx"

I "disastri" della politica di oggi? Non possono essere spiegati se non con l'assenza di Karl Marx. E' la quinta edizione de "La Manifesta", l'evento promosso a Bologna dall'Associazione il manifesto in rete, che si svolgerà da venerdì a domenica al centro sociale Costa di via Azzo Gardino. 

Titolo della kermesse "La vacanza di Marx", incentrata sul pensiero del filosofo tedesco, a 200 anni dalla nascita, per inquadrare il presente. "Vogliamo concentrarci su temi attuali e cercare di affrontare cose su cui non si discute più o si discute poco", sottolinea il presidente dell'Associazione, Mauro Chiodarelli, citando tra tutti il nodo "caldissimo" dei migranti, cioè "il cavallo di battaglia che Matteo Salvini sta usando per tirare fuori il peggio della nazione".

Perchè la festa

L'obiettivo è "fornire un'informazione e una riflessione di attualità su temi di grande rilevanza che in tutto il mondo stanno suscitando grande attenzione", aggiunge Sergio Caserta. Per uno dei relatori del programma, Alberto Burgio, ordinario del dipartimento di Filosofia dell'Alma Mater, è necessario "fornire spunti ed elementi di ragionamento che possano documentare l'affermazione che in queste occasioni si fa in modo rituale e scolastica, cioè che Marx sia attuale e che non bisogna dimenticarlo, si vivono tempi difficili e un tantino pericolosi per gli sviluppi che abbiamo di fronte, ma tutto questo davvero non si capisce senz Marx". 

Per Burgio, in altre parole, le attuali classi dirigenti "stanno facendo veri disastri da decenni, sia sul terreno socio-economico che sul terreno della relazione fra corpi collettivi in ambito internazionale, proprio perchè prescindono totalmente dall'eredità teorica di un uomo che aveva orientato se non altro l'esperienza politica della sinistra europea dalla seconda metà dell'Ottocento fino a tutto Novecento". Ora invece Marx e' "totalmente sparito dall'orizzonte culturale delle classi dirigenti occidentali", aggiunge: anzi, "una delle condizioni per fare politica in occidente è essere tendenzialmente ignoranti e comunque essere diguini di Marx. E il risultato è sotto gli occhi di tutti".

Tra gli altri ospiti de "La Manifesta" c'è l'attore Ivano Marescotti che discorrerà del tema "Dopo la tempesta... calma piatta" con Nadia Urbinati, Marco Revelli, Stefano Fassina e Vincenzo Vita. Il docente Valerio Romitelli parteciperà invece al dibattito su lavoro e migranti. Gli spunti non mancano, se si pensa ad esempio che "una nozione marxista molto complicata come quella di esercito industriale di riserva viene usata pari pari da Salvini- fa notare Romitelli- e poi sappiamo, come con la vicenda dei circoli Arci, quanto trasmigra l'idea dell'orgoglio locale".

"Non sono pentito ma deluso", dichiara Marescotti sul voto dato al M5S il 4 marzo "critico questo Governo, ma non è peggio di quello precedente e i fascisti c'erano anche prima, insieme al Pd". Anche Chiodarelli ha votato M5s. Scelta che va d'accordo col marxismo? "Marx va d'accordo con la rivoluzione. I Cinque stelle sono un'altra cosa". (dire)

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