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Presidio e fumogeni: lavoratori bloccano via Mattei | VIDEO

In cassa integrazione a zero ore da aprile

Lavoratori Rotopress, in cassa integrazione a zero ore da aprile, scendono in strada e bloccano via Mattei. La produzione dello stabilimento bolognese è ferma da aprile e in Città metropolitana è stato aperto un tavolo.

I dipendenti, 25 tra operai e impiegati, sono in presidio permanente e temono un tentativo di delocalizzazione da parte della proprietà, il gruppo Figini, con sede a Loreto, ma tra i soci figura anche Monrif.

Dichiarano di essere disposti ad andare anche nella cittadina marchigiana per chiedere risposte. Al presidio di questa mattina, come riferisce la Dire, sono arrivati a portare la solidarietà della maggioranza del Consiglio comunale, i consiglieri comunali Michele Campaniello (Pd) e Detjon Begaj (Coalizione civica).

Tra la paura per il futuro, i lavoratori contestano le mancate risposte dell'aienda che però mentre di fatto chiudeva lo stabilimento bolognese, "dicendo che non riusciva a reggere l'urto dell'aumento del costo energetico", riferisce Enrico Baldazzi della Flc-Cgil di Bologna, dall'altra parte "danno le commesse a competitor esterni che costano di più. Per cui se c'è un margine a dare il lavoro fuori - attacca Baldazzi - noi crediamo che ci sia un margine, anche fare lavorare loro (indicando i manifestanti, ndr), garantendo quella continuità che manca da 110 giorni".

"Abbiamo alcuni sentori - ammette infatti Augusto Serino, esponente Uilcom e dipendente Rotopress da 24 anni - che ci spingono a pensare che il discorso di tornare a lavorare si allontana".

Lavoratori Rotopress non mollano: "Qui in presidio, poi a Loreto" | VIDEO

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