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Cronaca Centro Storico / Strada Maggiore

Chiuso il Portico dei Servi: "270 giorni di lavori molto impattanti, necessario agire con estrema attenzione"

Dal comune il dettaglio sui lavori, che saranno eseguiti in corrispondenza dei soli tratti di proprietà del Comune. Il gioiello architettonico sarà restituito alla città dopo 270 giorni di cantieri

Iniziati i lavori per consolidare strutturalmente e restaurare il portico di Santa Maria dei Servi. Le risorse necessarie per far risplendere il gioiellino 'malconcio' sarebbero veramente ingenti, per cui si procedità per parti. Lo fa sapere l'amministrazione comunale, snocciolando il programma dei cantieri, che verranno eseguiti in corrispondenza dei soli tratti di proprietà del Comune di Bologna, ovvero i cinque occhi di portico confinanti con il giardino dietro la basilica di Santa Maria dei Servi e adiacenti a via dei Bersaglieri e il tratto di portico confinante con via Guerrazzi e altri cinque occhi di portico confinanti con Strada Maggiore di fronte al Museo Davia Bargellini.

La fine del restyling - che ha ottenuto l'ok della Sovraintendenza - è prevista dopo 270 giorni, "ovviamente i lavori sono molto  impattanti - ha spiegato oggi in sede di question time in comune l'assessore Virginia Gieri - e  protratti nel tempo perché è necessario lavorare con estrema attenzione e naturalmente lavoreremo anche per parti".

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Il piano dei lavori al portico dei Servi

Gli interventi previsti - ha spiegato  ancora Gieri- sono mirati all'esecuzione preliminare di specifiche indagini dei diversi elementi lignei e copertura, dello stato delle colonne con indagini indirette, per esempio tomografia, dello stato del basamento, e  fondazioni ed aree limitrofe sempre con la tomografia 3D geo radar, utilizzando le stesse metodologie utilizzate per la Garisenda.

Gli interventi sono mirati  anche al miglioramento del sistema di convogliamento e allontanamento delle acque meteoriche, e si procederà anche con lavori specifici di consolidamento dei clinti di fondazione e quindi del basamento. Verrà rifatto il manto di copertura, si metterà mano poi a volte, facciate, pareti, interni, archi e basamenti, compreso il restauro di finiture anche alla base realizzando interventi idonei con materiali preesistenti. Inoltre, si faranno interventi specifici sugli elementi lapidei e interventi sull’impianto illuminotecnico oltre che riprese, pulizie, restauro delle pavimentazioni da personale specializzato in materia.

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