Tram in zona Riva Reno, 200 parcheggi in meno: "Dove mettiamo le auto? Sarà un disagio enorme"
Residenti e commercianti preoccupati per gli effetti del cantiere sulla zona: "Non solo durante i lavori, ma anche dopo. Non comprendiamo perché questo punto della città venga trascurato. Almeno si metta mano al calendario dei lavori"
"Chissà perché questa zona di Bologna è stata sempre trascurata. Eppure ha una doppia anima: quella residenziale e quella commerciale, piena di servizi e concessionarie, palestre e addirittura tre sale cinematografiche. Le previsioni, adesso che stanno per partire i cantieri del tram, sono drammatiche perché questo sarà il pezzo di Bologna più colpito dai lavori". Non c'è spazio per l'ottimismo fra via Riva di Reno e via Lame, nelle strade come via Grimaldi e via Brugnoli, così come spiega Renato Nucci, presidente del Comitato Palasport e presidente di Ascom circoscrzione Porto-Saragozza, affiancato da altri commercianti e residenti. La preoccupazione maggiore sono quei 200 parcheggi che "spariranno" per lasciare spazio al cantiere della linea rossa. Ma visto che le carte sono già in tavola, c'è qualcosa che alleggerirebbe il colpo? "Almeno rimandare il cantiere e l'apertura del canale in modo da vedere tolti i parcheggi solo nell'ultima fase. Una consolazione magra, ma meglio di niente".
"Un altro grosso errore - prosegue Nucci - è quello di aprire il canale Reno proprio qui. Circondato da palazzoni, non avrebbe neppure un impatto turistico, mentre starebbe pensabile in zona Marconi/Cavaticcio, dove invece il canale è coperto. Piuttosto, sarebbe meglio del verde. Ne abbiamo fatte tante di battaglie, ma su questo progetto non siamo stati coinvolti e adesso ci troviamo in questa situazione". Al fianco di Renato Nucci, fra gli altri, anche i fratelli Giulio e Carlo Ponteduro, che hanno un laboratorio di restauro e un negozio di antichità da alcuni decenni: "La vediamo dura per i nostri clienti, che per lasciare e ritirare mobili chiaramente devono poter accedere facilmente e parcheggiare. E invece proprio la nostra strada da doppio senso diventerà a senso unico complicando ulteriormente le cose".
Residenti: "Senza garage è dura. Già adesso lascio l'auto aperta in seconda fila"
"Vivo qui da 40 anni e quello che succederà sarà il caos perché è già difficile adesso tornare la sera e trovare posto per la propria auto - dice il signor Gabriele, residente in via Lame - immaginiamo come sarà quando ci verranno tolti tutti quei parcheggi. Sono arrivato al punto che per disperazione ho messo la macchina in seconda fila lasciandola aperta nel caso qualcuno avesse necessità di spostarla, monitorando dalla finestra eventuali posti liberi...Un garage qui costa una follia e ci sono famiglie con due auto. Possiamo solo immaginare cosa accadrà senza soluzioni compensative...".
Ristorante Bertino: "Penalizzati clienti e anche fornitori"
Claudia Rota e il fratello Stefano, figli di Bertino e ristoratori in via Lame dal 1957 confermano che anche per chi ha delle attività di ristorazione la preoccupazione c'è: "Lo vediamo già durante i fine settimana e quando sarà aperto il cantiere sarà molto peggio. Chiaramente abbiamo il timore che la difficoltà di raggiungere il centro possa scoraggiare le persone a venire qui. Noi siamo anche fortunati come posizione, alcuni colleghi penso avranno molti problemi anche con i fornitori".
"La gente, a fronte anche della volontà di avvicinarsi agli standard innovativi delle città cosiddette green e attratta dalla prospettiva di una maggiore appetibilità del quartiere, è preoccupata per la questione dei parcheggi. Questo lo sento forte e chiaro da dietro il bancone. - spiega Mario Soria, titolare dell'attività Re Crudo di via Lame - Si fa già fatica adesso, figuriamoci dopo la decurtazione delle righe blu. Un'altra questione che suscita preplessità è l'apertura del canale sia per il problema dei topi e degli insetti, che per le alte temperature che si registrano in estate".