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Venerdì, 29 Marzo 2024
Verso il Primo Maggio

Lavoro, il monito di Zuppi: "È l'ora delle grandi scelte, o molti soccomberanno"

Per il cardinale, ospite in tv, “le disuguaglianze sono aumentate, l’ascensore sociale funziona solo per scendere e non per salire”

Parla di lavoro alla vigilia dei festeggiamenti per il Primo Maggio, e non nasconde la sua preoccupazione il cardinale Matteo Zuppi. “È un momento di crisi e di grandi scelte, può essere generativo di qualcosa di nuovo o far soccombere tanti", sostiene il cardinale. E questo perché “le disuguaglianze sono aumentate, chi è povero resta povero, l’ascensore sociale funziona solo per scendere e non per salire”, e in più, aggiunge ospite dell'emittente televisiva Trc, “la soglia della povertà si è molto ridotta”. Il cardinale non è per nulla soddisfatto della fase attuale, “stiamo tutti facendo troppo poco”, dice, e anche “con poca determinazione”. 

Le indicazioni del cardinale

La ricetta per invertire in meglio la situazione non è nuova, ma Zuppi ci tiene a ribadirla, a poche ore dalla festa dei lavoratori e delle lavoratrici, ossia “un lavoro buono, non precario” e poi “prospettive per i giovani”. Serve, insomma, “ristabilire un rapporto più stretto tra educazione e lavoro”, perché il periodo che stiamo vivendo, spiega, “è importante, richiede consapevolezza e collaborazione”.

Post covid e occupazione

Gli effetti del Covid non sono finiti con la pandemia, ricorda il cardinale, “ci sono le rovine e quello che è emerso lo vediamo”. E citando il lavoro fatto in città con sindacati e mondo dell'impresa con ‘Insieme per il lavoro’, il progetto per il reiserimento dei lavoratori fragili, Zuppi chiede a tutti uno impegno maggiore: “Stiamo facendo tutti troppo poco, con poca determinazione. Lo sforzo non può non essere unitario".

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