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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro 'nero' e irregolarità, multe e attività sospese. Nel mirino negozi, aziende e anche un cantiere edile

Controlli a tappetto a Bologna e provincia. Il bilancio: 11 attività sospese, 10 lavoratori in 'nero' e circa 100mila euro di sanzioni

Undici attività sospese. Dieci lavoratori in 'nero' e circa 100mila euro di sanzioni. E' il bilancio di una serie di controlli dei Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna (Nil), nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

I controlli

Le attività ispettive sono state finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro. L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, omessa redazione Documento Valutazione Rischi, mancata idoneità sanitaria dei lavoratori, mancate misure per prevenire gli incendi e tutelare l’incolumità dei lavoratori, mancata formazione e informazione dei lavoratori, assenza di cassetta primo pronto soccorso.

In particolare, nell’ambito delle attività di analisi e programmazione dei vari interventi ispettivi da poter svolgere sul territorio di competenza, a seguito di preventivi approfondimenti, sono state ispezionate 5 aziende tessili individuando 13 lavoratori controllati di cui 1 “in nero”. Sono state 5 le sospensioni dell’attività d’impresa e varie le violazioni in materia di sicurezza accertate.

Complessivamente sono state irrorate sanzioni per 38.000euro. Inoltre si è proceduto al controllo e verifica di 5 attività commerciali/ristorazione individuando 18 lavoratori controllati di cui 8 in “nero”, adottati 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni amministrative pari a euro 58.000.

Sanzioni a Castel San Pietro Terme e nell'imolese

Il personale del Nil di Bologna ha eseguito accesso ispettivo presso un’attività di ristorazione nel comune di Imola, sanzionando il titolare per aver impiegato 4 lavoratori “in nero” senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro impiego.
Dall’accertamento - spiegano i militari - "sono emerse alcune violazioni al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, nel dettaglio sono state rilevate carenze nella formazione e informazione in materia di sicurezza dei lavoratori. Emesso il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e irrorate sanzioni per Euro 11.000. Il legale rappresentante dell’attività commerciale potrà revocare il provvedimento di sospensione solo quando avrà provveduto ad assumere i dipendenti".

Sempre nel circondario imolese, nel Comune di Castel San Pietro Terme, il NIL ha sospeso un’attività di ristorazione, sanzionando il titolare per aver omesso la redazione del Documento Valutazione del Rischio e per aver impiegato i due dipendenti intenti a svolgere le proprie mansioni lavorative in cucina, senza la prescritta idoneità alla mansione e senza aver conseguito idonea formazione sulla sicurezza.

Sospeso un cantiere edile e attività commerciali

Nel mirino dei militari anche alcune attività nel comune di Bologna, dove sono scattate sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare per 13.500 mila euro. Da quanto si apprende, è stato sospeso un cantiere edile per impiego manodopera clandestina- in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per 10.000mila euro.

Il personale del Nil di Bologna ha ispezionato un locale commerciale di Bologna, sanzionando il titolare per aver impiegato “in nero” due lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro impiego.

Sempre a Bologna nel corso dell’accesso ispettivo in un cantiere edile, i carabinieri hanno sanzionato e denunciato il titolare dell’impresa  per aver impiegato irregolarmente un lavoratore Extra Ue senza che avesse alcun titolo per poter svolgere attività lavorativa in Italia. Irrorata sanzione per lavoro nero con il conseguente provvedimento di sospensione attività imprenditoriale.

Nei guai è finito il legale rappresentante di attività commerciale etnica nel Comune di Bologna, sempre per aver impiegato irregolarmente un lavoratore. Attività analoga svolta nel Comune di San Lazzaro di Savena. Per entrambe le attività commerciali oltre alla maxi sanzione per lavoro nero è scattato il conseguente provvedimento di sospensione attività imprenditoriale.

Multe in Bolognina

Sottola lente di ingrandimento dei militari sono finite pure 3 aziende manifatturiere gestiti da stranieri, permettendo di identificare 7 lavoratori.Sono tutte state sanzionate (per un totale di 20mila euro) e sospese per violazioni al Testo Unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella fattispecie i militari hanno accertato la mancata redazione Documento Valutazione del Rischio, mancata formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, mancata visita medica prevista dalla specifica normativa.

Aziende tessili nei guai a Castello d'Argile e Persiceto

Altre 10mila euro di sanzioni scattate anche a Castello d'Argile dove è stata sottoposta a controllo un’azienda manifatturiera tessile, "accertando - riportano i militari -la presenza di un lavoratore in nero su quattro presenti, riscontrando inoltre carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, verificando di fatto che i dipendenti risultavano privi di adeguata formazione e della prevista visita medica di idoneità alla mansione". Il datore di lavoro è stato sanzionato anche per non aver garantito lo sgombero alle vie di evacuazione allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza.

Sanzionato anche il legale rappresentante di un’azienda tessile di Persiceto "riscontrando - dettagliano i carabinieri - carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, accertando infatti che i dipendenti non avessero sostenuto la prevista visita medica ed adeguata formazione prevista dalla specifica normativa. Anche in questo caso il Documento Valutazione Rischi non veniva elaborato". Si è così proceduto a sospendere l’attività fino alla regolarizzazione di quanto prescritto. 

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