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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Lavoro nero e sfruttamento a Bologna: chiuse 10 attività, multe per oltre 100mila euro

Controlli dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro in centro e in provincia: dallo sfruttamento, al lavoro minorile, alle mancate sicurezza, libertà e dignità

Dallo sfruttamento, al lavoro minorile, alle mancate sicurezza, libertà e dignità. Sono numerose le irregolarità riscontrate a Bologna e provincia dal Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro - NIL - guidato dal Ten. Col. Umberto Geri. 

I controlli nel centro di Bologna 

Sono stati 5 le attività commerciali del centro città controllate dal NIL. In particolare venivano sottoposti a ispezione 3 negozi di prodotti alimentari, gestiti da imprenditori di nazionalità straniera.

In un’attività commerciale è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero” poiché privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro e in un caso, inoltre, non era stato redatto il documento di valutazione dei rischi
(DVR), richiesto e previsto ai sensi del D.lgs81/2008. In questo caso ai due titolari è stato notificato il provvedimento di sospensione dell’attività.

Nel corso dell'accertamento, in una delle due attività è stata anche accertata la presenza non autorizzata di installazione di impianti di videosorveglianza, in violazione della normativa a tutela e rispetto della libertà e dignità dei lavoratori, in violazione della Legge 300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori.

Presso altre 2 attività di ristorazione è stata accertata la presenza e l’impiego di lavoratori stranieri irregolari, privi di permesso di soggiorno. In particolare, in una attività di ristorazione è stata accertata, al momento dell'ispezione, di manodopera irregolare poiché entrambi i lavoratori impiegati risultavano senza contratto e senza permesso di soggiorno.

In un altro negozio su un totale di 4 lavoratori identificati, 2 lavoratori risultavano impiegati in “nero”; di cui un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno ed un altro senza contratto.Le attività sono state chiuse e i titolari sono stati denunciati per violazioni della normativa in materia di immigrazione e impiego irregolare di cittadini extra UE. Le ammende ammende/sanzioni ammontano a per oltre 40.000 euro.

I controlli in provincia

Il NIL e i militari del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito le ispezioni sia nelle attività commerciali che nelle attività di ristorazione che hanno consentito di individuare lavoratori impiegati in maniera irregolare, in “nero”, adibiti a lavoro senza alcun tipo di contratto e senza le preventive ed obbligatorie comunicazioni al centro per l’impiego.

Sono state accertate nel corso delle ispezioni altresì inadempienze, da parte dei datori di lavoro, in materia di normativa inerente la sicurezza e la salute dei lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/2008, come omessa formazione/informazione sui rischi relativi ai luoghi di lavoro, la mancata redazione del documento valutazione rischi, l’omessa visita medica preventiva dei lavoratori e violazioni in materia inerente la normativa di impianti di videosorveglianza installati sui luoghi di lavoro. 

Nell’ambito dei predetti controlli le aziende ed attività ispezionate sono state 16, dove sono stati accertati 7 lavoratori “in nero”. Le violazioni in materia di legislazione sociale e sicurezza accertate sono state 7, mentre a 6 ammontano le sospensioni delle attività imprenditoriali, ovvero la “chiusura” delle attività commerciali, adottate nei casi più gravi. Elevate sanzioni amministrative e penali per oltre 60.000 euro.

Lavoro nero e minorile

IL NIL di Bologna ha eseguito ispezioni in alcuni ristoranti di Baricella, Medicina e Molinella. In uno di questi, gestito da imprenditori stranieri, a Baricella, è stato accertato l’impiego di una lavoratrice minorenne anche se in età idonea all’impiego ed all’assunzione, “in nero”, priva di idoneità medica e della formazione/informazione,
così come previsto dalle disposizioni in materia di salute e sicurezza a tutela dei lavoratori. Il  titolare è stato pertanto denunciato , per l’inosservanza ed inadempimenti di tali obblighi di legge.

A Molinella, in un negozio di ortofrutta, gestito da stranieri, un altro lavoratore, di nazionalità pakistana, era impiegato “in nero”. 
Per entrambi i titolari delle suddette attività è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività. 

In un bar-ristorante di Medicina è stata accertata l’installazione di impianto di videosorveglianza in violazione ai sensi dell’art.4 L.300/1970, poiché, anche in questo caso, veniva accertata la mancanza di autorizzazione da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna. Le ammende/sanzioni ammontano a oltre 20.000 euro.

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