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Cronaca

'Bologna è allo sbando': sfilza di esposti della Lega Nord

Dalla situazione in Montagnola, alle nomine in Comune, ai campi sinti: 'Il progetto che abbiamo è molto ambizioso'

Lega Nord sul piede di guerra, decisa a trascinare il Comune di Bologna davanti a Procura e Corte dei conti. Il Carroccio puntano il dito contro l'amministrazione comunale e annuncia una serie di esposti "perchè evidentemente la città è fuori controllo", attacca il commissario provinciale del Carroccio, Carlo Piastra, in altre parole il sindaco Virginio Merola "sta dimostrando tutto il suo dilettantismo".

Per la Lega la città "è allo sbando", perchè la giunta "non è in grado di gestirla, la Lega sta cercando di dimostrarlo, il progetto che abbiamo è molto ambizioso: ridare Bologna ai suoi cittadini". Come annunciato anche nell'aula del Consiglio comunale da Lucia Borgonzoni, uno degli esposti sarà presentato per chiedere ai pm di verificare eventuali colpe dell'amministrazione rispetto ai problemi di sicurezza della Montagnola. Altri esposti, invece, sono già stati presentati da Umberto Bosco. Uno è doppio (perche' rivolto sia alla Procura che alla Corte dei conti) e riguarda il risarcimento a cui sono stati condannati due dirigenti comunali, Roberto Diolaiti e Fini, per le consulenze affidate ad uno studio di geologi. Bosco è convinto che Palazzo D'Accursio abbia atteso troppo prima di avviare, di recente, un procedimento disciplinare: ritardo che prefigura "un'omissione d'atti d'ufficio e comporta anch'esso un danno erariale, perché i due dirigenti hanno avuto dei premi di produzione durante questo arco di tempo", sostiene il consigliere leghista. 

L'altro esposto firmato da Bosco, in questo caso alla sola Corte dei conti, riguarda la nomina di Marco Lombardelli a capo di gabinetto del sindaco Virginio Merola, nel primo mandato. Sia Merola che la Giunta di allora, più due dirigenti, sono stati condannati dalla magistratura contabile ma per Bosco manca l'accertamento di una responsabilità: quella della direttrice della Segreteria comunale, Lara Bonfiglioli, "che ha conferito i poteri di spesa a Lombardelli".

Infine, Borgonzoni riferisce anche di aver consegnato nuovi documenti per integrare l'esposto già presentato sul caso di Abid Jee, l'ex dipendente della coop Laimomo autore della frase choc sullo stupro di Rimini e annuncia in question time anche una "segnalazione" sul campo Sinti di via Erbosa.

Dovrà essere superato dalle nuove micro-aree ma ad oggi "sembra quasi più abitato di prima", afferma la consigliera, parlando di una situazione igienica "al limite dell'imbarazzante". E annuncia di volerci tornare, dopo la visita di due anni fa: "Chiederò la prossima settimana di poter entrare nell'area, anche se sono preoccupata perchè ci sono anche dei cani di grossa taglia tenuti in una situazione in cui è facile che possano scappare". Sempre nel question time, oltre a Borgonzoni altri tre consiglieri di opposizione hanno chiesto conto al sindaco del progetto sulle micro-aree. Una scelta "sbagliata nel merito e nel metodo", dichiara Francesco Sassone (Fi). Da Insieme Bologna, Gian Marco De Biase sottolinea che residenti e commercianti "non sono stati coinvolti", mentre per Giulio Venturi il Comune deve garantire che le aree "non diventino ricettacolo di criminalità" (dire)

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