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Cronaca

Legalità, dalla Regione nuove norme per contrastare il crimine organizzato

L'assessore Mezzetti presenta alla Consulta il Testo unico che semplifica la normativa per la prevenzione della criminalità e la promozione della cultura della legalità, introducendo novità su usura, gioco d'azzardo, appalti, organismi di controllo, lavoro e sicurezza

Promozione della cultura della legalità e istituzione di un osservatorio sulla criminalità, ma anche sostegno per il recupero di immobili confiscati, azioni di prevenzione e contrasto della corruzione, interventi contro l’usura e assistenza alle vittime, forte controllo sugli appalti e tutela della sicurezza sul lavoro. Questo e molto altro nel Testo unico sulla legalità illustrato dalla Regione e discusso questa mattina a Bologna, nella sede di viale Aldo Moro, nell’ambito di una riunione della Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e promozione della cultura della legalità, organismo composto con rappresentanti istituzionali e delle categorie economiche e sociali costituito lo scorso luglio.

E’ stato l’assessore regionale alle Politiche per la Legalità, Massimo Mezzetti, a mettere l’accento sui presupposti che hanno portato all’elaborazione di una normativa che dovrà ora affrontare un percorso che porterà l’articolato in Assemblea legislativa, presumibilmente entro la prima metà del prossimo anno, spiega l’assessore, “perchè è opportuno armonizzare il nostro iter con quello un po’ più lungo del Parlamento, che porterà all’approvazione di una nuova normativa sui beni confiscati e del Codice nazionale degli appalti”.

“Il nostro obiettivo finale - ha chiarito Mezzetti – è quello di razionalizzare la materia unificando tutte le norme varate dalla Regione in leggi specifiche e non, unificando e quindi semplificando ma anche introducendo elementi di novità”. Un esempio citato è quello del “gioco d’azzardo, che finora era stato considerato solo dal punto di vista psico-sanitario e non, come nel nuovo Testo unico, anche da quello del contrasto, considerando le connessioni col fenomeno dell’usura”. E ancora, ha detto Mezzetti, “le importanti novità relative al sostegno per il recupero dei beni confiscati, cui si aggiunge la considerazione delle problematiche di continuità lavorativa nel caso sempre più frequente delle aziende sequestrate alla criminalità, quando queste siano in condizioni di rimanere sul mercato in condizioni di legalità”.
Gli interventi che si sono svolti nel corso della seduta della Consulta hanno riconosciuto il valore di un lavoro molto approfondito e ricco di spunti innovativi.

“Un lavoro molto buono – ha commentato a margine l’assessore – frutto di un impegno corale di dirigenti e funzionari di diversi assessorati, che si cala praticamente nelle norme e nelle iniziative che la Regione sta sviluppando da anni sempre con maggiore intensità su queste tematiche, in maniera interdisciplinare, incardinandosi in particolare col Patto per il lavoro varato a luglio dalla Regione con tutte le parti sociali e imprenditoriali. Questa è una risposta concreta a chi ha detto che quel Patto è stato solo un’operazione d’immagine priva di sostanza. Noi siamo impegnati ad affermare l’idea che dalla legalità si trae vantaggio economico per tutto il sistema e con la legalità si può creare nuova e buona occupazione”.
La Consulta ha quindi deciso di aggiornarsi a una prossima riunione fissata per il 19 gennaio 2016, per ratificare un testo definitivo che sarà consegnato all’iter legislativo.

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