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Cronaca Castello di Serravalle

Allarme Leishmania in Valsamoggia, il sindaco: 'Risposta dei vertici sanitari insufficiente'

Una parassitosi che si trasmette attraverso la puntura di insetti e che nella frazione Castello di Serravalle avrebbe causato 2 decessi in 2 anni. Dal 2011 'solo quest'anno abbiamo ottenuto prelievi a tutti i residenti'. Il caso arriva in Regione

"Ho già parlato più volte di questo argomento negli anni scorsi sia come Sindaco di Monteveglio che, insieme ai miei colleghi,  come componente dell’Unione dei Comuni, cercando di attirare l’attenzione dei vertici sanitari locali e regionali su un tema molto delicato come la Leishmania". Lo scriveva il 4 giugno scorso il sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno sul suo sito web specificando che "nonostante incontri, lettere, uscite sul periodico comunale e soprattutto una serie di proposte per prevenire la trasmissione della malattia, la risposta dei vertici sanitari è sempre stata insufficiente, visto che solo quest’anno, dopo una decisa opera di convincimento sul fatto che era necessario muoversi con azioni significative, abbiamo ottenuto 2 mesi di prelievi gratuiti a tutti i residenti di Valsamoggia, prelievi che sono stati effettuati in locali messi a disposizione gratuitamente dal Comune da veterinari dell’azienda che, nelle condizioni date, hanno svolto un eccellente lavoro e che ringrazio".

Le prime lettere sono partite nel 2011 e Ruscigno si dice "amareggiato" poichè "ad anni di distanza, si legga sui media che l’ASL (cit. Dott. Francia) farà a me una proposta quando noi le proposte le abbiamo messe nero su bianco da anni senza essere tenuti in piena considerazione. Oppure, ancora più incredibile, che certi operatori ASL rispondano ad alcuni nostri cittadini che chiedono informazioni precise, che è “colpa dei Sindaci che non vogliono creare allarme”, con vertici sanitari che hanno continuamente sminuito i casi di contagio locali, riportando i casi più gravi di decesso non direttamente alla Leishmania ma ad altre cause".

"I dati epidemiologici regionali relativi alla leishmaniosi umana, una parassitosi che si trasmette attraverso la puntura di alcuni ditteri (insetti) ematofagi infetti, la cui incubazione potrebbe durare mesi e talvolta anni”, dopo un picco nel 2010, dove si sono registrati ben 12 casi della forma viscerale della parassitosi, si sarebbero stabilizzati, attestandosi sotto i 5 casi per anno per ciascuna delle due forme: quella cutanea, che generalmente guarisce anche senza terapie, e quella viscerale che, se non curata, può portare al decesso". Con queste premesse, il consigliere Daniele Marchetti (Ln) ha portato oggi la questione in Giunta regionale e denuncia che nella frazione Castello di Serravalle del comune di Valsamoggia si sarebbero registrati due decessi nel giro di due anni.

Il primo cittadino di Valsamoggia rinnovato alcune delle proposte ai vertici ASL gia negli scorsi anni: prelievi ed esami gratuiti sul territorio a tutti i cani del nostro comprensorio quindi non solo nell’intorno dei 300mt dei casi accertati, anche con accordi con i veterinari privati, fornitura gratuita o a prezzi concordati dei kit di prevenzione (collari e/o gocce) a tutti i proprietari di cani registrati, informazione capillare a tutti i proprietari di cani sulle modalità di trasmissione della malattia e sulle tecniche di prevenzione, mentre Marchetti ha chiesto ai vertici della Regione quali verifiche siano state attivate nel territorio comunale interessato, quali iniziative di prevenzione siano state realizzate da Regione e Ausl di Bologna e se si ritenga opportuno promuovere ulteriori azioni per evitare il ripetersi di altri drammatici epiloghi.

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