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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Leo e Kora, al via l'adozione a distanza dei leoni di Monte Adone

Leo è stato portato in Italia dai trafficanti quando era ancora un cucciolo e dal 2010 è stato vicino a Kora, una leonessa un po' più grande di lui

Leo è arrivato a Monte Adone nel 2010. I trafficanti lo avevano portato in Italia clandestinamente per essere usato in servizi fotografici e venduto illecitamente a circhi e mostre viaggianti. Era stato trovato, chiuso in un furgone in una gabbia stretta e angusta, durante un controllo della Polizia stradale.

Allora era ancora un cucciolo di leone e dopo il sequestro fu affidato alle cure del Centro per la tutela della fauna di Monte Adone: non è stato facile inserirlo nel suo nuovo ambiente, vicino a Kora, una leonessa un po' più grande di lui, arrivata nel 2009. Un adattamento lungo e difficile, ma dopo due anni l'inserimento è riuscito.

Nel 2013, nonostante l'impianto sottocutaneo per il controllo delle nascite impiantato a Kora e la vasectomia a Leo, per evitare le nascite di cuccioli in cattività, sono nati altri due leoncini: Aslan e Nala. E così oggi sono quattro i leoni ospitati a Monte Adone. Una storia a lieto fine che il centro ha deciso di raccontare in occasione della giornata mondiale del leone, il 10 agosto, lanciando allo stesso tempo un appello: "E' possibile adottare a distanza Leo e Kora, aiutandoci così nel nostro quotidiano impegno per garantire loro il benessere e il rispetto che meritano". 

LEO E KORA: GUARDA IL VIDEO 

 Il centro di Monte Adone negli anni si è preso cura di 13 esemplari di leone, sempre affidati dalle autorità a seguito di commercio o detenzione illegali e maltrattamento. Il primo arrivò nel 1989. "Oggi vogliamo ricordare questo splendido animale- spiegano da Monte Adone attraverso i social - che a causa dell'egoismo e dell'ignoranza dell'uomo, rischia di scomparire dal pianeta. Secondo le stime dell'Unione internazionale per la conservazione della natura, in soli 21 anni la popolazione del continente africano è calata del 42%. Le principali minacce che colpiscono il grande felino sono la riduzione, la frammentazione dell'habitat e il bracconaggio". Proprio la storia di Leo e Kora, affermano dal centro, "è molto significativa e può aiutare a comprendere quali ancora oggi siano le cause e le motivazioni che rendono questi animali così attraenti per il commercio illegale e lo sfruttamento". (Dire) 

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