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Cronaca Imola

Presentazione libro su Rachele Mussolini, ira dell'Anpi e l'evento viene spostato

Succede ad Imola. Per l'Anpi: "Difficile che un racconto familiare non finisca per glorificare anche Mussolini e le sue gesta". L'autrice del libro, Edda Negri Mussolini, scrive al presidente dell'associazione partigiani

Annullata la presentazione del libro su Rachele Mussolini in programma al pub River side di Imola. Così dopo che l'evento ha scatenato l'ira dell'Anpi. Il volume "Donna Rachele mia nonna", scritto da Edda Negri Mussolini insieme alla giornalista Emma Moriconi, sarà presentato sì, ma altrove, come annuncia l'editore Roberto Mugavero su Facebook, per il quale "rinunciare sarebbe stato vile e profondamente ingiusto". E il River side? Mugavero scrive che l'exploit dell'Anpi ha infuso negli organizzatori "un tal terrore che hanno ovviamente abdicato".
Questo perchè "sono passati oltre 70 anni dalla fine della seconda Guerra mondiale ma per qualcuno sembra (strumentalmente) invece ieri", continua l'editore, affermando che quello dell'Anpi è stato un "chiaro veto". L'Anpi e il suo presidente, Bruno Solaroli, "hanno letto il libro? Se lo avessero fatto- manda a dire Mugavero- avrebbero visto che non è una apologia del fascismo, ma la dettagliata storia di una donna e di una famiglia". Donna Rachele "ha amato suo marito Benito Mussolini come fa una moglie e più di una volta (il libro lo racconta molto bene)- continua il post- lo ha anche redarguito e richiamato all'ordine, sapendo quali fossero i veri bisogni degli italiani. E lui ''ha sempre ascoltata".

La polemica scoppiata a Imola ha spinto l'autrice del libro, Edda Negri Mussolini, a scrivere una lettera al presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia, dicendo che è 'ora di riscrivere la storia, insieme  senza farci prendere ed accecare dall'odio".

Polemica nella polemica. Il capogruppo di Fi a Imola, Simone Carapia ricorda che l'attuale gestione del River side "ha vinto da poco il bando del Comune": la decisione di annullare l'evento. per l'azzurro, sarebbe arrivata perchè il gestore "sicuramente con questa pubblicità negativa avrebbe corso parecchi rischi. Non ti vengono più a prendere da casa come quando finì la guerra, ma ti fanno la terra bruciata attorno". A Imola, per Carapia, si è "ostaggi" di persone che "hanno già dato, ma vogliono in modo pervicace continuare ad esserci in modo anacronistico e violento".

L'IRA DELL'ANPI. Una nota firmata dalla presidenza dell'Anpi e diffusa dall'ex parlamentare Bruno Solaroli, che guida l'associazione a Imola racconta che agli ex partigiani "appare inopportuna" la presentazione del libro  in una "città Medaglia d'oro per la Resistenza", con la presenza della nipote di Mussolini. "Un racconto che illumini solo ''la dimensione umana della storia'', come recita la descrizione dell'evento, è frutto della consapevole scelta di non indagare nel suo contesto la figura di questa donna- attaccano gli ex partigiani- suggerendone solo lo scorcio del quadro famigliare, nel tentativo di una sua legittimazione". Quando si tratta di "certi personaggi storici", a detta dell'Anpi, "non si può astrarre il solo profilo privato rendendolo avulso da qualsiasi considerazione pubblica, dunque politica. E chi non coglie questa grave e consapevolmente colpevole genericità nell'approccio, è ugualmente chiamato in causa". In ogni caso, "ci pare difficile che un racconto familiare, autrici una nipote del Duce e una giornalista del Giornale d'Italia diretto da Storace- si conclude la nota- non finisca per glorificare oltre la famiglia anche Mussolini e le sue gesta drammatiche per l'Italia e non solo". 


 

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