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Cronaca

Infermiera del 118, morta a 40 anni: successo per la raccolta fondi per i figli

In un solo giorno obiettivo doppiato. Commozione anche dell'assessore alla sanità Raffaele Donini: "Una vita spesa per gli altri, un abbraccio alla famiglia"

Dopo solo un giorno di lancio ha già raccolto più del doppio della cifra la raccolta fondi in memoria di Lina di Renzo, infermiera impiegata nel 118, sovente negli interventi dell'elisoccorso, morta l'altro giorno dopo una grave malattia, diagnosticata però solo di recente.

La professionista, sposata e madre di due bambini, era in cura da qualche tempo ma le sue condizioni di sono progressivamente deteriorate, fino all'infausto epilogo. Nelle immediatezze dell'evento luttuoso, le amiche hanno quindi lanciato una raccolta fondi da destinare ai figli della donna, che al suo lavoro coniugava anche la direzione di un centro di formazione e il volontariato a Crevalcore.

"Lasci un enorme vuoto nel cuore dei tuoi amici e della tua famiglia, cara Lina, ma anche tanti ricordi. Chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarti non potrà certamente dimenticare i tuoi bellissimi occhi azzurri" si legge in epigrafe nella dedica delle amiche in apertura del fund raising.

Donini commosso: "Una vita dedicata agli altri"

Anche l'assessore alla sanità Raffaele Donini ha espresso cordoglio alla famiglia, dicendosi commosso dalla storia. Una vita in cui Lina si è spesa per gli altri. Alla famiglia il mio abbraccio anche a nome della comunità della sanità dell'Emilia-Romagna, a cui Lina ha dato tutta la sua professionalità e la sua passione".

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