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Cronaca

Altra tegola sulla logistica: azienda di Calderara "sgomberata di notte"

Scoppia il caso in provincia. Per una cinquantina di lavoratori amara sorpresa: tutti in ferie forzate. Cgil furibonda, Si Cobas: "Pronti a ogni azione". La città metropolitana cerca di mediare

I magazzini "sgomberati degli strumenti necessari al lavoro (palmari e alimentatori)" e le merci "dirottate verso altri magazzini". E tutto ciò -è il sospetto- dovuto al rischio di "indizione di uno sciopero" in modo da "intimidire i lavoratori", nel frattempo messi "in ferie forzate" dalla ditta appaltatrice.

Un'altra tegola sta per cadere sulla logistica bolognese, dopo i casi Logista, Ups e Xp, complice lo sblocco dei licenziamenti ma anche di un clima esasperato che si respira ormai tra le aziende di settore e il mondo sindacale.

L'aria è pesante attorno al magazzino logistica di Nexive di Calderara di Reno, 50 lavoratori impiegati in appalto, che nelle settimane scorse avevano appreso della messa in vendita del sito da un annuncio immobiliare. Ma ora -riferiscono i sindacati- a essere spariti sono proprio i macchinari, mentre le maestranze sono state messe dalla ditta in appalto in ferie forzate.

Nexive è una ditta di spedizioni assorbita nel dicembre del 2020 da Poste Italiane. Già erano noti dei rischi sul sito, e Poste era stata nei giorni scorsi destinataria di una lettera da parte della Cgil in cui si chiedeva di assorbire nel proprio network i lavoratori in appalto presso il vecchio committente.

Nelle scorse ore la doccia fredda, anche se da settimane si rincorrevano le voci di chiusura. Ora la Città metropolitana è corsa ai ripari, chiamando tutti a un tavolo di salvaguardia per il prossimo lunedì 27 settembre "con l’obiettivo di creare, nel più breve tempo possibile, le basi per salvaguardare il sito e i posti di lavoro".

Dal canto loro però, i sindacati sono furibondi. Per la Cgil di Bologna l'azienda "ha, di fatto, decretato la chiusura immediata del magazzino, venendo meno anche alla sua stessa comunicazione che prevedeva la chiusura a far data dal 30 settembre". Quindi per il sindacato confederale "si alza ora, inevitabilmente, il livello dello scontro con la partecipazione di tutti i lavoratori, che si trovano improvvisamente senza lavoro dopo aver fatto ottenere con il loro impegno all'hub di Calderara il riconoscimento di miglior hub d'Italia".

Per il sindacato di base Si Cobas "Nexive e Poste Italiane riorganizzano per accumulare e incrementare profitti sulla pelle dei lavoratori"  e che nei nei prossimi giorni si metterà in campo "qualsiasi forma di iniziativa utile che i lavoratori riterranno opportuna per salvaguardare il posto di lavoro".

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