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Covid e salute delle donne. Focus gravidanza e ciclo mestruale: "I bimbi nati da mamme positive stanno bene"

INTERVISTA Marinella Lenzi, direttrice dell’ostetricia e della ginecologia dell’Ausl: "Le donne in gravidanza devono vaccinarsi perché il pericolo sta nel covid e non nel vaccino. Differenze fra le varianti"

Covid e gravidanza. Covid e possibili relazioni tra infezione e interruzione o alterazione del ciclo mestruale. Cosa ci dicono i numeri e soprattutto cosa ci spiegano gli specialisti aldilà delle esperienze raccontate in ambiente non medico? Marinella Lenzi, direttrice dell’ostetricia e della ginecologia dell’Ausl, fa il punto su tutto questo ambito, partendo da un leggero ottimismo dato dall'esperienza acquisita e dalle rassicurazioni che arrivano dai primi studi fatti a livello mondiale.  

Covid, gravidanze e mamme positive che arrivano al parto. C'è stato un momento di grande confusione per tutti, ma adesso siamo arrivati a un punto in cui si possono trarre conclusioni e parlare di casistica. Quale dunque lo scenario nel suo ambito rispetto a questa fase pandemica?

"In questo ultimo anno, come pratica ambulatoriale, ho avuto molte più esperienze in ambito ostetrico con donne positive al covid che hanno partorito. Ma le cosa sono andate in maniera decisamente molto diversa a seconda delle diverse fasi pandemiche. Nela prima, quella della primavera del 2020, a Bologna le donne in gravidanza non erano numerosissime, si facevano pochi tamponi e tutte avevano pochi sintomi, quindi la difficoltà era come gestire parto e allattamento. Nell'autunno del 2020 i numeri sono esplosi, così come la quantità di tamponi: sono state scoperte molte donne asintomatiche ma senza troppi problemi nè nelle mamme nè nei bambini. Il disastro lo abbiamo registrato nella primavera del 2021 con la variante inglese viste le tante donne gravide con polmonite da covid che hanno avuto come conseguenza una serie di parti prematuri visto che negli ultimi mesi di gestazione la mamma non può stare in posizione prona (pancia in giù) così come vediamo per le terapie intensive. Se la mamma non respira bene, il bambino non respira bene. Con la variante Omicron i numeri hanno toccato dei picchi spaventosi (un giorno su 24 gravide, ne avevo 10 posivive) ma tutte le future mamme avevano pochi sintomi ed erano comunque oltre la metà vaccinate". 

C'è un messaggio che vuole dare? Un consiglio per chi è incinta?

"Abbiamo passato un periodo molto difficile, ma adesso possiamo dire di avere acquisito conoscenze e una maggiore serenità nell'affrontare tutto ciò che riguarda il covid. I bimbi nati da mamme positive stanno bene. Consiglio alle donne in attesa di vaccinarsi perchè quello che fa male in gravidanza è il covid e non il vaccino. Consideriamo anche il fatto che i neonati sono protetti solo dagli anticorpi che vengono passati loro dalla mamma". 

Abbiamo chiesto ai nostri lettori di raccontarci le loro esperienze sul covid e in particolare se dopo l'infezione abbiamo riscontrato particolari e nuove problematiche per verificarne una ipotetica correlazione insieme allo specialista. Alcune donne hanno segnalato un'alterazione/interruzione del ciclo mestruale e addirittura dei casi di menopausa precoce. Lo conferma anche nei suoi pazienti? Esiste un collegamento? 

"Questo in effetti è un campo tutto da indagare e osservare. Le conclusioni si possono tirare, ma con molta calma se parliamo di possibili impatti sulla sfera ormonale e sul ciclo mestruale. Segnalazioni di irregolarità del ciclo a seguito dell'infezione da covid-19 ce ne sono, ma si apre tutto un mondo: parliamo semplicemente di tamponi positivi, di asintomatici, di forme particolarmente aggressive, di pazienti che sono finiti in terapia intensiva? Che età hanno queste pazienti? Un riferito di irregolarità c'è, ma da qui a parlare di una relazione causale andrei cauta, anche perché sarebbe presto visto che sono ancora pochi i lavori (studi scientifici) che riguardano questo ambito e quelli che ci sono sembrano negare una relazione fra il virus e l'alterazione del ciclo mestruale, tanto più di menopausa precoce". 

Il ciclo però è influenzato dallo stress e l'aver contratto l'infezione, con tutto ciò che comporta non solo nella sfera sanitaria, ma anche nelle implicazioni sul quotidiano familiare e professionale, è certamente un evento che porta scombussolamento...

"Esattamente. Questo è un punto fondamentale perché sappiamo che il ciclo mestruale è spesso alterato quando una donna è sotto stress: è il caso della malattia, che fra l'altro in questo caso (fra quarantene e gestione della casa e dei figli), comporta tutta una riorganizzazione della vita. In questi due anni, nelle donne che ho avuto come pazienti lo stress è stato decisamente un elemento costante, forse perché siamo un po' sempre in prima linea". 

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