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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Via Valdonica

Lorenzo Biagi ricorda il papà: "Quella sera dovevamo festeggiare. Nessun odio per gli assassini"

Il 19 marzo 2023 saranno trascorsi 21 anni dalla sera dell'omicidio del giuslavorista Marco Biagi. Il figlio: "Ciò che mi dà serenità è parlare di lui nelle scuole e trasmettere il suo insegnamento più grande"

Sono trascorsi ventuno anni da quel 19 marzo per Bologna (e non solo) indimenticabile: erano passate le 20 da qualche minuto quando in via Valdonica due uomini che indossavano caschi integrali esplosero sei colpi. L'obiettivo era il professore Marco Biagi, ucciso con la stessa arma utilizzata per l'omicidio del giurista D'Antona: lo avevano pedinato nel suo solito tragitto in bicicletta, dalla stazione a casa. Domenica, giorno dell'anniversario, la città lo ricorderà con una serie di iniziative. Il figlio Lorenzo Biagi porta avanti la memoria del suo papà in tanti modi, anche incontrando i ragazzi delle scuole medie ed è così, racconta, che è riuscito a raggiungere uno stato di serenità. 

Lorenzo, domani l'anniversario dell'uccisione di suo padre. Come vive questo momento?  

"So che può sembrare strano, ma oggi lo vivo in maniera serena. Sono passati 21 anni e ovviamente lui mi manca tantissimo: mi sembra sia accaduto solo ieri. Quello che mi fa andare avanti e che mi ha permesso di passare il periodo peggiore è parlare di lui ai ragazzi giovani nelle scuole. Vedo che mi ascoltano con interesse, mi fanno domande e cercano di capire. A loro cerco di trasmettere l'insegnamento più importante che mi ha lasciato il mio babbo: avere il coraggio di portare sempre avanti le proprie idee ma sempre nel rispetto di quelle altrui. Aldilà del lavoro che faceva, di giuslavorista e professore di diritto del lavoro, questo è il messaggio che ci ha lasciato". 

Glielo hanno portato via per sempre proprio nel giorno della festa del papà...

"Sì. Quel giorno avevo in programma una gita scolastica a Mantova e la mattina mi accompagnò lui al pullman, sui viali. Salutandomi e chiamandomi come sempre 'topolino' (io ero il figlio più piccolo) mi disse che ci saremmo visti la sera, quando gli avrei raccontato la mia giornata e avremmo festeggiato il giorno del papà in famiglia, tutti insieme. Ma è andata diversamente". 

Cosa prova nei confronti degli assassini? 

"Non odio, perché l'odio non porta da nessuna parte anche se nella mia posizione potrebbe anche essere un sentimento 'normale' in un certo senso. Lo potrei provare anche per chi non ha dato la scorta a mio padre, ma non è così. Vorrei però dire che una cosa che mi lascia sempre perplesso è vedere come troppo spesso nelle trasmissioni televisive e su molti quotidiani venga dato spazio a figure quali ex terroristi e presunti terroristi pentiti più che ai familiari delle vittime". 

In memoria di suo padre domani sono previste tante iniziative, come vivrà questa giornata? 

"Sarà una giornata interamente dedicata a lui: alle 17 verrà deposta dal sindaco, come ogni anno, la corona in piazzetta Marco Biagi e poi verrà celebrata la messa nella chiesa di Piazza San Martino. Poi ci sarà quello che da sempre per me è il momento più intenso ed emozionante: la biciclettata  che ripercorre esattamente il tragitto che fece quella sera e che abbiamo percorso insieme tante volte. Poi il minuto di silenzio e un amico di papà che suonerà la chitarra". 

Bicicletta Lorenzo Biagi

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"In occasione dell’anniversario dell’uccisione del professor Marco Biagi, il Ministro Marina Calderone  ha incontrato il figlio, Lorenzo , per ricordarne la figura e il patrimonio intellettuale che ci ha lasciato.Insieme hanno visitato Palazzo Marco Biagi, la sede ministeriale di via Veneto a Roma. Un percorso emozionato nella memoria e nell’attualità del pensiero dell’autore del Libro Bianco, conclusosi davanti alla statua a lui dedicata".

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