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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Massimo D'Azeglio, 15

LUCIO DALLA eredità, Alemanno 'custode', in tanti rivendicano ruolo in Fondazione

I parenti parlano dell'ossessivo interessamento al patrimonio dell'artista. Spuntano in tanti a rivendicare "parole date" da Lucio in vita. Nel frattempo Alemanno è stato nominato custode della casa

Ieri un mese dall'ultimo, commosso addio della città al suo artista più amato, Lucio Dalla. A poche settimane dalla sua scomparsa dall'enorme affetto che Bologna ha riversato nei confronti dell'artista si è passati velocemente a polemiche e questioni materiali. Oggi spuntano come i funghi le persone che rivendicano qualcosa, dicendo : 'Me lo aveva promesso Lucio'.

“Sono in tantissimi a volersi occupare della Fondazione, tutti dicono che Lucio aveva promesso loro qualcosa” spiega la famiglia di Lucio Dalla a BolognaToday dopo che i riflettori mediatici si sono posati nuovamente sulla questione legata all’eredità e sulla possibilità di far nascere quella fondazione che stava progettando con tanta energia. A poco meno di un mese dalla morte del cantautore bolognese ancora silenzio stampa visto che il lavoro sarà lungo: “Non possiamo prevedere quanto ci vorrà”.
Secondo i parenti più stretti ci sarebbe un po’ troppa attenzione sulle questioni legate alle proprietà e all’eredità di Dalla, mentre dovrebbe ancora prevalere l’affetto nei suoi confronti.

ALEMANNO LA CUSTODIA DELLA CASA. E la casa di via D’Azeglio? Alcune luci sono accese: “Ci abita Marco Alemanno, che nel frattempo è stato nominato custode dell’immobile, anche se non si sa per quanto” spiegano i familiari. Alemanno abiterebbe l’ultimo piano, il sottotetto. Marco si è occupato anche della selezione delle canzoni che verranno suonate in via D’Azeglio.

I funerali di Lucio Dalla in Piazza Maggiore

DAL 1° APRILE MUSICA IN VIA D’AZEGLIO. Nel frattempo arriva su Facebook, attraverso il profilo del sindaco Virginio Merola, la notizia di un omaggio particolare a Lucio: “Ogni sera alle 18 davanti alla casa di Via D’Azeglio i bolognesi verranno qui pensando a Lucio e a che punto e’ la loro vita’’. Ieri, tra un bagno di folla (VIDEO) , Virginio Merola ha dato inizio a un appuntamento con la musica di Lucio Dalla: ogni sera alle 18 le note delle sue canzoni risuoneranno a pochi metri dalla sua Piazza Grande, ogni giorno una diversa. Ieri è stata la volta della bellissima “Le Rondini”, le cui parole sono risuonate anche durante i funerali.

LA DEDICA DI PIAZZA GRANDE. Nel frattempo l’associazione Piazza Grande ha presentato l'edizione speciale del giornale di strada bolognese interamente dedicata a Lucio Dalla. Il numero speciale è stato raccontato da Leonardo Tancredi, direttore editoriale di Piazza Grande e presidente dell'Associazione Amici di Piazza Grande, e da Roberto Morgantini, vicepresidente. Il numero di aprile di Piazza Grande dunque è interamente dedicato a Lucio Dalla, un omaggio doveroso da parte del giornale di strada che prende il nome da una delle canzoni più belle del cantautore bolognese. L’edizione speciale ha due facce. Lucio Dalla è raccontato attraverso le sue canzoni, commentate, ricordate e vissute da giornalisti, scrittori, artisti che lo hanno incrociato nel loro percorso. In questo caso è la biografia artistica a essere ricostruita, attraverso contributi autorevoli: il poeta Roberto Roversi, autore di molti testi cantati da Dalla, Goffredo Fofi, Marco Travaglio, Moni Ovadia, Vauro, Marco Guidi, Gianluca Morozzi e del sindaco di Bologna Virginio Merola. Alcuni tra i fondatori di Piazza Grande ricostruiscono il racconto del loro incontro con Dalla, in strada quando diffondevano il giornale e nella Notte degli Angeli, lo spettacolo di Capodanno del ’93 che ha portato sul palco artisti e senza dimora. “Una breve storia corale cucita da Piazza Grande raccogliendo le voci di chi, vivendo in strada o combattendo contro l’esclusione, l’ha conosciuto e ha scritto, con i testi delle sue canzoni, il proprio manifesto.”

TUTTI I RACCONTI PER LUCIO. Dai racconti di Tonino, Gigi, Tullio ed altri, raccolti da Angelica Erta, emerge un pezzo di vita dell’artista bolognese, affamato di storie, incuriosito dagli ultimi e dai non-conformi. “Un’artista che ha raccontato la vita nella sua verità più profonda – racconta Tonino - comprendeva le storie di chi viveva in strada in modo sorprendente, da dentro, quasi che ci fosse passato.” Completano il quadro gli articoli di Luisa Morgantini, Robero Morgantini, Fausto Viviani, Mauro Sarti, Simone Sabattini, Carlo Gubitosa, Fulvio De Nigris, Pietro Scarnera, Laura Marongiu, Leonardo Tancredi. La parte fotografica dell’edizione speciale è stata realizzata con il contributo di Luciano Nadalini, Luca Perticoni, Paolo Righi e Andrea Samaritani che hanno messo a disposizione parte del loro archivio fotografico. La foto di prima pagina è stata scattata da Marco Alemanno e gentilmente concessa a Piazza Grande da Ph. D Music Management. Questa edizione ha una tiratura di 12.000 copie e sarà distribuita in molte altre città italiane presso associazioni e circoli che ne hanno fatto richiesta.
 

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