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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lucio Dalla, eredità | Curatore: 'Nessun testamento'. Alemanno escluso

Gambini rivela: 'nessun notaio mi ha cercato, mi fa ritenere che nessun atto testamentario esista'. In tal caso gli eredi sarebbero i cugini. Ad Alemanno nulla, Grillini: 'Urge legge pro conviventi'

La milionaria eredità di Lucio Dalla da ieri al vaglio di un curatore, Massimo Gambini, nominato dal tribunale di Bologna su richiesta del leader degli Stadio - Gaetano Curreri- e dell'avvocato Eugenio D'Andrea, amici del cantante scomparso.

NESSUN TESTAMENTO. Al curatore il compito di fare l'inventario del vasto patrimonio lasciato dal cantautore e di rinvenire l'eventuale testamento. Ma a riguardo Gambini pare non ci siano dubbi: "Sono stato nominato curatore - ha detto -per fare un inventario dei beni appartenuti a Dalla, a garanzia dei legittimi eredi e degli eredi di un eventuale testamento, di cui a tuttora non risulta l'esistenza. Il fatto che nessun notaio mi abbia cercato mi fa ritenere che nessun atto testamentario di Dalla sia stato depositato. Ciò non vuol dire che nel fare il completo inventario di tutti i beni non possa spuntare un testamento olografo. Ma non avendolo ancora cominciato, non posso dire né se ci sia, né se non ci sia".

ALEMANNO ESCLUSO, "URGONO LEGGI PRO CONVIVENTI". In assenza di testamento, il 'tesoretto' toccherebbe ad alcuni cugini di secondo grado del cantautore, come a loro spetterà la decisione finale sull' istituzione di un'eventuale Fondazione in nome di Lucio Dalla (cosa caldeggiata da amici ed enturage dell'artista).
Grande escluso, se le cose andassero cos', sarebbe Marco Alemanno - convivente di Dalla da anni.  Cosa che non ha mancato di sollevare polemiche e rivendicazioni: "In questa vicenda, come in tante altre meno note, c'é qualcuno che rischia di rimanere senza nulla per il solo fatto che in Italia, a differenza del resto d'Europa, non ci sono leggi" che riconoscono i diritti dei conviventi. Così è intervenuto Franco Grillini, storico leader del movimento gay. Così oggi Grillini, mentre si parla dell'eredità materiale di Dalla, ha deciso di rivolgere ai politici una 'piccola domanda': "siamo o non siamo d'accordo sul fare finalmente in Italia una legge che riconosca i diritti dei conviventi? Sì perché in questa vicenda, come in tante altre meno note, c'é qualcuno che rischia di rimanere senza nulla per il solo fatto che in Italia, a differenza del resto d'Europa, non ci sono leggi che riconoscono i legittimi diritti non di parenti lontani ma di chi è stato vicino ad una persona per la vita".
 

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