rotate-mobile
Cronaca

Lucio Dalla, parla la cugina-ereditiera: 'Sì a fondazione. Alemanno? Mai visto'

Rompe il silenzio la famiglia del cantante, dopo la chiusura della pratica per l'assegnazione dell'eredità milionaria che ha visto escluso il compagno a favore dei parenti. Si parla di progetti e del rapporto con il giovane Marco

Dea Melotti, cugina di Lucio Dalla, rompe il silenzio osservato negli ultimi tempi dalla famiglia del cantante scomparso. Ormai il dado è tratto, chiusa la pratica portata avanti dalla curatela per cercare un eventuale testamento - alla fine non pervenuto - e quindi assegnare l'eredità milionaria: escluso dal tesoretto Marco Alemanno, compagno silenzioso dell'artista bolognese. Unici eredi i cinque parenti di sangue di Dalla, tra cui appunta la signora Melotti, che alle telecamere del Tg3 si è lasciata andare a dichiarazioni su progetti futuri e del rapporto con il giovane Marco.

C'è l'intenzione di costituire la fondazione a nome del cantautore, così come erano le sue stesse volontà in vita. Ed eventualmente, "se fosse giudicato un luogo rappresentativo, di dargli sede proprio nella casa di Lucio'. Così ha raccontato l'ereditiera, aggiungendo: "Tra poco ci troveremo e vedremo cosa fare. .. Quando entriamo nella casa di via d'Azeglio (dove viveva Dalla, ndr) in quelle stanze, lo sentiamo dentro".

VELATO BOTTA E RISPOSTA TRA PARENTI E COMPAGNO. Riguardo al rapporto della famiglia Dalla con Alemanno, la signora Melotti non si sbilancia ma liquida l'argomento così: "Alemanno non lo vedevamo prima e non lo vediamo adesso. Per ora vive in via D'Azeglio, in uno degli appartamenti di Lucio. Se intenda rimanerci o meno, non so, ce lo dirà lui ".
Parole che sanno di una sottile replica alle dichiarazioni lasciate qualche tempo fa a mezzo stampa dal giovane Marco, prima di allora sempre riservato. Il compagno del cantante, solo chiusa la pratica della curatela, si sarebbe sbottonato lasciandosi andare a qualche frecciatina nei confronti dei parenti di Dalla: 'Fanno finta che io non esista', avrebbe confidato raccontando di sentirsi "prigioniero in casa" propria.

IL LASCITO MILIONARIO. Una fortuna ricchissima quella accumulata dal poeta che il primo marzo scorso ha lasciato un po' orfana la sua Bologna. Si annovera nel patrimonio l'appartamento di 2.000 metri quadrati su tre piani in via D'Azeglio, la villa della isole Tremiti alle case di Milo, sull'Etna, e Pesaro, quadri di valore inestimabile (tra gli altri di Aspertini, Ontani, Paladino), una barca di 22 metri, diritti d'autore floridissimi, due società di produzione - la Assistime spa e la Pressing Line srl - di cui il cantautore era socio, anch'esse con rendite molto elevate.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lucio Dalla, parla la cugina-ereditiera: 'Sì a fondazione. Alemanno? Mai visto'

BolognaToday è in caricamento