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Cronaca

Lucio Dalla, parla l’ex compagna di Marco Alemanno: 'Basta strumentalizzare'

Pare esserci sciacallaggio ai danni della riservatezza del cantante scomparso e delle persone che gli erano affezionate. Intervista ad Alessandra Nicita, ex di Marco, che precisa: 'Hanno manipolato le mie parole'

Lucio Dalla e il suo rapporto con il collaboratore Marco Alemanno: le voci ancora non si placano, le notizie continuano ad affollare i media. L'ultima riguarda le dichiarazioni rilasciate da Alessandra Nicita, ex fidanzata di Marco, al quotidiano locale Il Resto del Carlino, dove in soldoni la ragazza confesserebbe la relazione amorosa tra il giovane di Nardò e l'artista emiliano, e si lascia presupporre un triangolo amoroso. Bologna Today ha ascoltato lo sfogo di Alessandra, che si è dichiarata assai “infastidita” per la manipolazione subita dalle sue parole.

I funerali di Lucio Dalla in Piazza Maggiore

Cosa ti ha infastidita maggiormente?
Non si tratta di una storia inventata, ma l’intervista non è veritiera per molti aspetti visto che io non ho mai detto né che ci sia stata un’intromissione da parte di alcuno nella mia relazione con Marco, né che lui sia stato l’ultimo compagno di Dalla. Come invece è stato scritto. Sono un’artista ed è proprio la mia sensibilità che mi porta ben lontana da dichiarazioni di questo tipo. Non mi piace per niente la frase: “E’ stata proprio lei, Alessandra Nicita, che all’epoca del fatale incontro erà però la fidanzata dell’ultimo compagno di Dalla”. Smentisco, mai detto nulla del genere.

Baroncini, il cugino di Dalla, ci ha detto che la ragazza al fianco di Marco è la sua fidanzata. Altri dicono sia la sorella…Chi è?
Non è la sorella di Marco. Io so semplicemente che è una sua amica.

Tu e Marco vi frequentavate ultimamente?
Preferisco non parlarne. Non mi piace che il nostro rapporto venga strumentalizzato. Ma il viaggio a Bologna che ho raccontato ai cronisti, lo stesso che ci ha fatto incontrare Lucio Dalla per caso in via Farini, rispecchia la verità. Io e Marco ci eravamo conosciuti a scuola e lui si era interessato a me probabilmente perché ero una che, al contrario delle altre studentesse del liceo classico, si faceva notare, ero un po’ fuori dal coro…avevo tante idee.

Poi siete venuti insieme a Bologna e avete conosciuto Lucio...
Esatto. Avevamo come meta Firenze, ma io ero curiosa di conoscere Bologna perchè qui aveva studiato mio padre. Scesi dall'autobus in via Farini, Marco ha visto passare Lucio e io gli sono corsa dietro per salutarlo. Gli siamo stati simpatici, ha visto qualcosa in noi e ci ha persino invitati ad entrare a casa sua, si è fidato di noi senza neppure conoscerci...insomma con tutte quelle cose preziose in casa, avremmo potuto essere anche dei malintenzionati. Ma lui diceva che gli bastava guardare negli occhi una persona per capire. Da qui è
nata la nostra amicizia e poi Marco ha cominciato a lavorare con lui.

Cosa si dice a Nardò? Quali le reazioni della gente?
A Nardò tutti sapevano che io e Marco avevamo incontrato Lucio Dalla. Tante le voci che giravano, voci di paese che io ho sempre smentito. Adesso quello che interessa a chi vuole bene a Marco è il dramma del lutto e non certo i pettegolezzi.

La lettura fatta da Marco in chiesa durante i funerali?
Non era un discorso scritto da Marco, ma la prefazione del libro “Gli occhi di Lucio”.
(VIDEO)

Abbiamo scelto di non pubblicare l’immagine di Alessandra e Marco insieme per rispettare la richiesta di lei: “Basta strumentalizzare!”.
 

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