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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Liste gonfiate al Maggiore, assessore Lusenti: "Valutiamo comportamenti opportunistici"

Un esposto anonimo aveva denunciato il fatto che alcuni sanitari creavano "intoppi" per poter fare straordinario serale: si continua a indagare

Sono state attivate ''verifiche ampie, a 360 gradi, su tutte le Aziende sanitarie regionali sull'applicazione del regime della 'simil Alp' secondo le norme. Ulteriori elementi di valutazione da parte dell'Ausl di Bologna dovranno pervenire entro la fine di questo mese''. Così l'assessore regionale alla sanità, Carlo Lusenti, ha risposto a Silvia Noè (Udc), che ha chiesto un'audizione in commissione subito dopo l'apertura dell'inchiesta della Procura di Bologna sulle presunte liste di attesa gonfiate all'ospedale Maggiore.

Lusenti ha spiegato che il 10 settembre, appena saputo dell'indagine della Procura e degli accertamenti dei Nas, ha chiesto chiarimenti all'Ausl sulla gestione di tutta l'attività aggiuntiva ('simil Alp') e in particolare su quella di radiologia. Numerosi incontri con la direzione aziendale ''per avere idonee informazioni sui risultati delle verifiche che si stanno compiendo, nel rispetto della riservatezza che si deve a vicende su cui indaga la magistratura''.

I chiarimenti chiesti ''tendono ad appurare la rispondenza alle modalità operative previste dalle norme regionali e nazionali, a valutare la presenza di comportamenti opportunistici e se gli strumenti utilizzati per i controlli siano idonei a garantire la assoluta correttezza delle modalità con cui viene svolta l'attività di simil Alp''. ''Trattandosi di denaro pubblico - ha replicato Silvia Noè - auspico che l'assessorato si sia attivato per capire se gli strumenti di controllo siano idonei ad accertare la correttezza delle modalità operative adottate. Ritengo quindi importante che l'Assemblea legislativa sia informata nei tempi utili, direttamente dall'assessorato e che venga quindi accordata l'audizione chiesta il 12 settembre''.

L'ESPOSTO. Reso noto i primi di settembre, denunciava liste d'attesa 'gonfiate' per allungare i tempi e fare più ore di straordinario, visite ed esami mai eseguiti per incassare più soldi in busta paga. Sulla base dell'esposto, arrivato il 6 settembre in Procura, il pm Morena Plazzi ha aperto un fascicolo e ha delegato accertamenti ai carabinieri del Nas: una parte degli oltre cento medici, infermieri e tecnici di Radiologia sarebbero riusciti ad arrotondare lo stipendio grazie agli straordinari serali. La maggior parte dei dati riguarderebbe il biennio 2011-2012. Sembra che una delle tre Tac dell'ospedale viene spesso chiusa con la scusa che è rotta, anche se non è vero. La conseguenza è di creare un 'tappo' per cui si giustifica lo straordinario serale.

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