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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lutto nel mondo del giornalismo, addio ad Antonio Ramenghi

Aveva 72 anni, lascia una moglie e due figli. Il ricordo della politica e dei colleghi

“Sono profondamente colpito dalla scomparsa di Antonio Ramenghi, un ottimo giornalista, un professionista scrupoloso e impeccabile, oltre che un galantuomo d’altri tempi”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, appresa la notizia della morte di Ramenghi. Classe 1946, iscritto all'albo professionisti dal 1974, Ramenghi aveva collaborato con diverse testate locali emiliane e venete, dirigendo anche la sezione economia de La Repubblica. Ramenghi lascia una moglie e due figli, ai quali stanno arrivando in queste ore attestati di vicinanza e affetto.  “Con lui scompare un pezzo del miglior giornalismo espresso dalla nostra terra -conclude Bonaccini- fatto di senso di responsabilità, un vero esempio per i tanti giornalisti che a lui hanno guardato e da lui imparato. Il suo ultimo impegno, dedicato alla difesa della Costituzione italiana, dà la misura delle sue capacità e delle radici su cui ha basato il proprio mestiere".

Vivo il ricordo anche Romano Prodi: "I suoi colleghi lo definiscono un maestro da cui apprendere come si diventi giornalista, di lui io ricordo l'impegno civile a difesa della Costituzione e le occasioni di confronto che abbiamo avuto nel corso della sua carriera. Il mio pensiero va alla moglie e ai figli in un momento di cosi' grande dolore. Alla redazione di Repubblica esprimo le mie condoglianze".

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