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Maestra religione sospesa, Dirigente Scuola: 'Ulteriori verifiche al via'

Dopo l'intervento del Vaticano sul caso di Cristiana Vai, BolognaToday intervista Mari, dirigente Terzo Circolo: "Genitori schierati con la docente... A marzo si stabilirà se tornerà"

Le elementari Bombicci sono arrivate alla cronaca dopo la sospensione di un’insegnate di religione rea di aver affrontato il tema dell’Apocalisse in modo inadeguato all’età dei suoi alunni. Cristiana Vai “aveva spaventato i bambini” e dopo una segnalazione è arrivato il provvedimento del Dirigente Scolastico terzo Circolo Stefano Mari, che oggi commenta l’accaduto a Bologna Today e spiega quale è attualmente la situazione dell’insegnante sospesa.

Quale la situazione attuale per Cristiana Vai?
La decisione della Curia di sollevare l’insegnante per l’intero anno scolastico è definitiva, ma le ore di lavoro e lo stipendio non sono cambiati: sono sempre 22 le ore di insegnamento, ma la Religione è stata sostituita dalla Geografia. E’ stata individuata e mandata dalla Curia una supplente.

Cosa è successo esattamente?
A seguito di una segnalazione è stata fatta una verifica sui contenuti delle lezioni della prima elementare e in particolare sull’aderenza ai programmi (traguardi di competenze) della religione cattolica condivisi dalla Curia e dal Ministero dell’Istruzione. Questi vengono periodicamente rivisti e il mio primo obiettivo è la congruenza e la compatibilità con il livello di sviluppo della maturità psicologica dei bambini.

Le reazioni dei genitori alla vicenda?
Si sono schierati giustamente dalla parte dell’insegnante, ma mi auguro che sostengano anche la maestra appena arrivata. Ci siamo mossi con scrupolo e professionalità e abbiamo un dialogo aperto con i genitori.

L’anno prossimo cosa accadrà? Tornerà la Vai?
Verrà definito a marzo fra il dirigente scolastico e la Curia. Si valutano gli insegnanti idonei e disponibili e la maestra Vai è disponibile, ma ci deve essere intesa sui nomi.

ANNUNCIATE VERIFICHE ULTERIORI. Intanto l'ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna farà verifiche sul caso. Fabio Garagnani, deputato del Pdl, rende nota la risposta del direttore dell'ufficio, Stefano Versari, alla propria lettera aperta. Il dirigente spiega di aver "immediatamente predisposto per il tramite dell'ufficio territoriale una verifica istruttoria richiedendo al dirigente scolastico una esaustiva relazione sulle modalità che hanno portato al riferito allontanamento della docente dall'insegnamento della religione cattolica".

FINE A CONDIZIONAMENTI POLITICI. Versari prosegue dicendo di voler "appurare ogni circostanza utile alla ricostruzione degli accadimenti, verificando nel merito la congruità della procedura posta in essere e se i provvedimenti assunti siano stati condivisi con l'ordinario diocesano. Sulla base delle risultanze istruttorie, sarà premura di questo ufficio - va avanti - fornire ogni indicazione pertinente anche rispetto alla interpellanza parlamentare proposta sulla vicenda, attivando contestualmente gli interventi adeguati qualora dovessero essere riscontrate anomalie procedurali o, ancor peggio, eventuali atteggiamenti arbitrari". Garagnani, che ha presentato un'interpellanza sull'argomento, definisce la lettera "interlocutoria ma significativa" auspicando che "anche da parte del Governo, venga predisposto un accertamento compiuto, con direttive precise, per porre fine ai condizionamenti politici, soprattutto presenti a Bologna, che minano la legalità scolastica".
 

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