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Cronaca

Infiltrazioni mafiose: "Forti degli ultimi arresti, possiamo vincere la guerra"

Lotta aperta alle organizzazioni di stampo mafioso in regione: all'unanimità, l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna prende posizione presentando una risoluzione

Con Giovanni Tizian ("per il coraggio con cui attraverso la stampa persegue la sua lotta personale e civile contro le mafie") e con le forze dell'ordine ("per tutto il lavoro svolto"), in una "guerra", quella contro la criminalità organizzata, ormai radicata anche al Nord del Paese, "che si può vincere". All'unanimità, l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna prende posizione contro tutte le mafie, presentando una risoluzione (sottoscritta da consiglieri regionali di Pd, Sel-Verdi, Idv, Fds, Pdl, Lega Nord, Udc, Mov5stelle, primo firmatario Marco Monari, capogruppo Pd) che parte dall'operazione della Guardia di Finanza di Bologna che pochi giorni fa ha smantellato un sistema illecito di videopoker e slot truccati gestito dalla 'ndrangheta e che ha portato a 29 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di beni per 90 milioni di euro.

MAFIA IN EMILIA E MINACCE AL GIORNALISTA GIOVANNI TIZIAN. Una attivita' illecita con diramazioni in Italia e all'estero che vedeva a capo "Nicola Femia - ricorda il documento - boss calabrese attualmente residente nella nostra regione per scontare un provvedimento giudiziario con obbligo di firma per procedimenti di stampo mafioso". Indagine che ha rivelato anche le ripetute e gravissime minacce di morte al giornalista Giovanni Tizian, per le sue inchieste sulle infiltrazioni anche in Emilia-Romagna.

IN EMILIA LA MAFIA INFILTRATA NELL'EDILIZIA E NEL SETTORE DEI VIDEOPOKER. I consiglieri regionali evidenziano come l'ultimo rapporto sulla presenza mafiosa in Emilia-Romagna "disegna un quadro preoccupante, che vede la nostra Regione interessata da una presenza crescente di esponenti della 'ndrangheta e dei casalesi, radicati principalmente nei settori dell'edilizia e del gioco d'azzardo" e che oggi "trova terreno fertile nella crisi" e nelle "difficoltà di accesso al credito" che scontano le aziende. Ma la risposta arrivata "dalle istituzioni e dall'intera società civile è stata forte, corale e priva di tentennamenti", a partire "dalle leggi approvate dall'Assemblea legislativa contro l'infiltrazione mafiosa nel settore dell'edilizia e per la promozione della cultura della legalità", fino ad arrivare alla "istituzione della Dia sul territorio regionale", fortemente voluta "e sostenuta dalla Regione stessa, passando per le tante denunce di sindaci, associazioni e privati cittadini che non si lasciano intimorire".

COME VINCERE LA GUERRA CONTRO LE MAFIE. Per "vincere la guerra contro le mafie", si legge nella risoluzione presentata, "occorre prevenire tramite l'educazione alla legalità, agire nella piena collaborazione fra tutti i soggetti chiamati ad ogni titolo a contrastare il crimine organizzato, reprimere con fermezza e certezza della pena". I consiglieri regionali di tutti gli schieramenti esprimono dunque "solidarietà" e "stima" a Giovanni Tizian, il "compiacimento" alle forze dell'ordine per il lavoro svolto e, nel documento presentato, invitano il Governo nazionale, "attraverso la Dia e le forze di polizia" a proseguire "con ogni risorsa disponibile nell'opera di indagine e repressione del crimine mafioso", rendendo inoltre "disponibili in tempi ragionevoli alla comunità i beni sequestrati". Al Parlamento e all'autorità giudiziaria si chiede di "trovare soluzioni idonee a garantire l'effettivo isolamento e l'inoffensività di coloro che si trovano a scontare misure restrittive in altre regione per reati mafiosi" mentre la Regione deve proseguire "nell'opera di educazione e informazione attraverso le scuole e ogni mezzo comunicativo ritenuto idoneo" a "rendere partecipi i cittadini delle dimensioni del problema". Infine, sindaci, amministrazioni, stampa, associazioni e privati cittadini "non tacciano e denuncino chi cerca di rubare il futuro alla propria terra e ai propri figli".

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