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Cronaca Fiera / Via Alfredo Calzoni

Discoteca Magic, accusato di stupro è stato scarcerato: sporgerà querela

22 giorni di carcere con l'accusa di stupro e rapina ai danni di una 18enne nel locale di via Calzoni. Il Riesame ne ha deciso la scarcerazione: "Un trauma e sono preoccupato anche per i danni alla mia impresa"

Da 22 giorni in carcere con l'accusa di aver violentato, rapinato e minacciato una 18enne in uno sgabuzzino del Magic  di via Calzoni, M. S., artigiano 29enne residente a Sala Bolognese, è tornato a casa.

"Traumatizzato'' dall'esperienza riferisce il suo avvocato Settimio Biondi, che in una conferenza stampa ha dato notizia della decisione del Riesame di annullare l'ordinanza di custodia cautelare del Gip (l'accusa aveva chiesto la conferma). Ora vuole essere risarcito e intende sporgere querela per calunnia nei confronti della ragazza che lo ha denunciato.

I fatti risalgono alla notte tra il 14 e il 15 settembre. Secondo la denuncia della giovane, il 29enne aveva prima fatto bere a lei e a un amico acqua da una bottiglia sospetta, quindi approfittando dello stordimento, aveva abusato di lei, quindi le avrebbe portato via il portafogli. Nella mattinata erano stati avvisati i carabinieri, che lo avevano arrestato. Questi ammette un rapporto non completo con la ragazza, a suo dire consenziente e ''conosciuta in dieci minuti'', ma nega ogni altra contestazione.

INDAGINI DIFENSIVE. In attesa di leggere le motivazioni con cui il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione, l'avv. Biondi ha parlato del ''grande lavoro di indagini difensive'' (affidate all'investigatore privato Eleuterio Lattanzi) che ''attraverso le dichiarazioni raccolte tra gli amici di lei e l'ispezione dei luoghi hanno dimostrato come fosse impossibile in quel posto commettere reati di quella gravità, nè trascinare con forza una persona''. Il luogo della presunta violenza, infatti, sarebbe uno spazio piuttosto angusto, tra un divano e degli scatoloni nello sgabuzzino, con una tenda a coprirne l'ingresso.

"L'amico di lei, sentito dal pm, ha negato di aver mai ricevuto qualcosa da bere'' dall'indagato, ha detto il legale. La ragazza è risultata positiva a anfetamine e metadone. Infine, da informazioni mediche, ''il rapporto non è stato consumato'' nè la rapina: la giovane avrebbe perso il portafogli, e lo stesso artigiano l'avrebbe aiutata a ritrovarlo. Nella sala su cui si affaccia lo stanzino c'erano anche altre persone. Inoltre "stare venti giorni in carcere è stato un trauma - ha detto l'indagato, che lavora come imbianchino, ha moglie e due figli - sia dentro che fuori e sono preoccupato anche per i danni alla mia impresa''.

IL GESTORE DEL MAGIC. Anche il gestore del locale in quei giorni aveva affermato che "Nel locale non ci sono porte o stanzini. Al di là dei bagni, non ci sono angoli chiusi, al massimo uno si può nascondere dietro una tenda. Il locale, è piccolo, se uno sta distante da un altro sarà al massimo a cinque metri. Per questo penso sia impossibile che sia successa una cosa del genere, per le caratteristiche del locale" e inoltre quella sera nel locale si stava tenendo una festa privata di compleanno, organizzata da alcuni disk jockey: "Dentro c''erano le persone invitate da loro e i tesserati, ma era una festa di compleanno. Ci saranno state una cinquantina di persone, un centinaio nell'arco dell'intera nottata", riferisce.

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