Condividere passioni, bisogni, tempo: dopo le social-street arriva "Make Your Bo"
Inventata da tre 24enni, in un mese ha raccolto 1.500 iscritti: uno strumento pensato per gli studenti fuori sede, ma non solo. Esempi pratici di utilizzo? Scambiare una cena con delle ripetizioni, condividere materiale didattico e trovare i giocatori per la partita di calcetto
Condivisione, compartecipazione, scambio. Questi i presupposti con cui nasce la piattaforma "Make Your BO" (e "BO" naturalmente sta per Bologna), ispirata da un lato alla rapidità dei social, alla trasversalità della rete, ma con il risultato finale che vede le persone incontrarsi davvero e non restare solo conoscenze virtuali. Scambiare una cena con delle ripetizioni, trovare gli elementi per completare la squadra di calcetto, scambiarsi appunti e materiali didattici, organizzare viaggi condivisi e tante altre occasioni di scambio ancora tutte da inventare.
La potremmo forse definire una enorme bacheca digitale, perfetta in effetti per un target universitario, ma prevedibilmente molto utile per chiunque: ed è evidente che Bologna sia un terreno fertile, visto anche il successo di diverse social-street.
In un mese circa "Make Your BO" ha già raccolto 1.500 iscrizioni.
Partiamo dalle persone: chi ha ideato questo progetto?
Siamo tre ragazzi dell'Aquila di 24 anni: Daniele Gentilucci, Emanuele Anatone, Michele De Angelo.
Siete abruzzesi: e allora perchè Bologna?
Bologna è una città universitaria e dunque anche molto dinamica. Io (parla Daniele) come tantissimi altri ragazzi di tutta Italia, mi sono trasferito qui per motivi di studio e ho trovato qui il tessuto ideale per una piattaforma come "Make Your BO".
Se ti chiedessi di riassumere in poche parole "Make Your BO", cosa mi diresti?
Il progetto Make Your BO può essere riassunto in due concetti cardine: sharing economy e network for sociality. Il primo non è un termine nuovo e descrive un determinato modello economico di cui sono state date molte definizioni, che sta entrando, prepotentemente, nel linguaggio comune, grazie soprattutto a siti internet basati sui suoi principi che ne rendono evidenti e accessibili a tutti sia le modalità operative che i vantaggi prodotti. Del secondo, invece, si ritiene che MyBO ne sia il primo esponente nonché esempio per una definizione. La piattaforma descritta è un sito dedicato alla condivisione di attività tra gli utenti.
Come funziona?
La modalità operativa su cui si basa il servizio è proporre o accettare attività. In questo aspetto si cela la definizione di network for sociality in quanto il servizio proposto rende il computer un mezzo e non un fine delle attività sociali degli utenti, in netta contrapposizione con i social network più famosi, sfruttando appieno le potenzialità della rete per l’instaurazione di veri rapporti sociali senza il filtro di uno schermo.
Che obiettivo si pone?
MyBO si pone come obiettivo la creazione di una piattaforma sulla quale siano riunite tutte le attività di sharing, divenendo così il primo servizio di condivisione a 360°, in contrasto con la forte settorialità che attualmente caratterizza le altre piattaforme (per esempio blablacar, fubles, airbnb...). Accertata la novità delle funzionalità offerte, si è deciso (come già anticipato) di utilizzare come primo bacino d’utenza quello rappresentato dagli studenti iscritti all’università di Bologna per rivolgersi a una fascia di mercato dinamica.
La necessità alla quale si vuole rispondere è quella di instaurare contatti più diretti e collaborativi tra le persone che vivono l’ambiente studentesco e ai quali vogliamo dare priorità di utilizzo di questo mezzo, perché i più capaci a far crescere la piattaforma in accordo a come è stata pensata, con un occhio di riguardo per le matricole e per gli studenti erasmus; infatti essendo MyBO un punto di unione per tutti i ragazzi che vivono a Bologna vengono abbattute le difficoltà iniziali che i nuovi studenti possono trovare nel ricercare persone che condividono i loro stessi interessi, permettendo così un’integrazione più rapida ed efficace.
Questo servizio garantirebbe a tutti gli studenti con bisogni e passioni in comune la possibilità di organizzarsi facilmente per incontrarsi, attraverso una struttura interattiva chiara e divertente. Condividere un pasto nella propria abitazione, trasporti, materiale didattico, incontrare persone di tutto il mondo per condividere esperienze di vita ed imparare nuove lingue sono tutti aspetti molto importanti per una crescita intellettuale e umana dell’individuo e quindi per l’affermarsi di una società più collaborativa e più coesa.
Come ci si iscrive?
Iscriversi alla piattaforma è semplicissimo, basta andare sul sito www.makeyourbo.it ed effettuare la registrazione compilando un breve modulo. Attualmente ci sono circa 1500 iscritti.
Il logo che avete realizzato è molto bello (gli adesivi li abbiamo visti appiccicati in tutta Bologna chiedendici di cosa si trattasse): cosa rappresenta?
Il logo è stato realizzato da un artista bolognese in arte “Bad Mandala” ed è stato pensato per ricreare tutto ciò che caratterizza la città di Bologna riproducendola in un mandala, dove il cuore è proprio il logo di Makeyour BO.
E non potevano mancare le Due Torri e i Tortellini...