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Covid, al via terapia con anticorpi monoclonali per pazienti fragili e oncologici | VIDEO

Si parte anche al Maggiore: in totale saranno 300 i pazienti, in questa fase di avvio, che riceveranno la cura nel territorio Ausl di Bologna

Il fattore cruciale è il tempo: per far sì che la terapia con anticorpi monoclonali faccia effetto, bisogna che i pazienti positivi al covid (paucisintomatici) siano intercettati nei primi giorni, massimo cinque, nella fase di replicazione del virus. Praticamente quella che precede lo sviluppo eventuale della malattia.

Dopo il Sant'Orsola, dove già era stata avviata, la terapia a base di anticorpi monoclonali da oggi si somministrerà anche al Maggiore, nell'ambulatorio Covid esterno alla struttura del Pronto Soccorso o nel pronto soccorso stesso. Dipende dal tipo di paziente. Intanto si parte con 300 fiale tra Sant'Orsola e Maggiore destinate a pazienti fragili, oncologici, immunodepressi, dializzati.

"Ci sono state date linee guida stringenti  – spiega Vincenzo Bua, direttore del Pronto Soccorso del Maggiore –  quindi possiamo somministrarla a pochissimi pazienti in particolare immunodepressi, come gli oncologici, dializzati. L'obiettivo è evitare la progressione della malattia e quindi evitare l'ospedalizzazione, agendo sulla replicazione del virus per bloccare lo sviluppo per esempio di una polmonite interstiziale o ulteriori problemi respiratori".

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