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Giovedì, 8 Giugno 2023
Cronaca Monterenzio

Monterenzio isolata, il sindaco: "Sono venute a galla le nostre fragilità. Si è costruito male"

Il primo cittadino di uno dei comuni che sta subendo maggiormente le conseguenze delle alluvioni: "Abbiamo trascurato dei segnali che andavano invece presi in considerazione"

Il grado di fragilità di un territorio: è da qui che parte il sindaco di Monterenzio Ivan Mantovani per raccontare le ultime ore e le ultime notti, trascorse fra le mura del municipio anziché a casa, per poter far fronte alle nuove frane (ricordiamo che non è passato molto tempo dall'ultima emergenza), occuparsi degli sfollati, cercare di liberare le strade per rendere raggiungibili le frazioni ed evitare il peggio. "Il nostro è un comune city user popolato da persone che usano, lavorano e vivono in città e poi vengono qui a dormire visto che siamo la prima cintura di Bologna. - spiega il primo cittadino per ricostruire la storia di un territorio cambiato sotto molti punti di vista - Questo pesante evento meteorologico ha rivitalizzato delle frane che si erano assopite e ci ricorda che un tempo quest'area era vissuta diversamente, con una modalità di controllo particolare da parte dei suoi abitanti e la consapevolezza che si tratta di un territorio fragile. Abbiamo costruito male e non abbiamo ascoltato dei segnali importanti. Costruendo sopra le frane, cosa ci si poteva aspettare?". 

Che cosa è cambiato esattamente dal passato a oggi tanto da ritrovarsi in questa situazione?

"Una volta gli abitanti di Monterenzio lavoravano prettamente il territorio, controllandolo, anche con strumenti meno sofisticati di quelli di cui possiamo disporre oggi. Si tramandavano così una modalità di controllo sapendo che si trattava di un territorio fragile. C'erano inoltre moltissime coltivazioni, che adesso non abbiamo più. Intanto le siccità hanno reso il terreno sempre più delicato e le piogge copiose come quelle di queste settimane sono andate in profondità, incontrando anche rocce impermeabili e creando degli 'scivolamenti'. Anche la piovosità lo sappiamo bene, non è più la stessa e ci ritroviamo oggi con fenomeni alluvionali più frequenti: dopo le piogge della scorsa settimana sono emerse tante debolezze ed è emersa la vulnerabilità dei territori aggravando ulteriormente la situazione e non solo aumentando la pericolosità degli smottamenti, ma ne ha creati anche di nuovi. Non solo: sono state anche riattivate delle frane assopite". 

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Errori che si potevano evitare? 

"Abbiamo costruito male e abbiamo fatto una pianificazione sbagliata, senza tenere conto dei segnali che invece andavano colti: se ho una frana pesante in un determinato luogo, non posso poi andare a costruirci sopra, così come invece è stato fatto con gli effetti che abbiamo visto bene (purtroppo) nelle ultime ore. Al contrario, dobbiamo ricordare quali sono i luoghi più problematici. Nel passato gli immobiliaristi hanno fatto cassa costruendo in determinate zone e lasciando spazio per la parte pubblica (scuole, palestre, edilizia popolare) nella zona più complicata, verso il fiume. Che infatti è stata interessata dai disagi. 

Noi, a differenza di altri comuni, abbiamo una peculiarità perché la nostra casa comunale ha un secolo e non ha le certificazioni antisismiche richieste dal 2000 in poi. Il nostro C.O.C. (Centro operativo comunale) che tutti hanno nell'edificio comunale, noi lo abbiamo alla pubblica assistenza e la sera di martedì avevamo portato lì un po' di persone evacuate, a seguito di un'altra frana, sono state evacuate per la seconda volta  e trasferite alla palestra, anche questa a pochi metri dal fiume". 

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Viabilità e frazioni isolate: quale la situazione? 

"Negli scorsi giorni una rovinosa frana ha ostruito l'ingresso a Monterenzio e bloccato la viabilità verso Bologna, mentre la parte sopra era già stata compromessa dalle frane di Fiumetto. La situazione è che la strada principale che collega più comuni è stata interrotta in vari tratti e poi verso la fine di Savazza, si è stati costretti a evacuare due condominii e sfollare gli abitanti, che sono stati trasferiti a Villa Glory, poco lontano dalle loro abitazioni. Le frane sono a macchia di leopardo e di conseguenza ci sono molte persone bloccate dalle frane e isolate nelle loro frazioni". 

Cosa devono fare i cittadini? Un appello? 

"Devono seguire meno i social e cercare le informazioni sui canali ufficiali. Dovrebbero cercare di non mettersi in pericolo e di intralciare i lavori in corso, soprattutto per non correre dei rischi inutili e compromettere la propria incolumità. Devono sapere che non sono abbandonati, ma che tutto quello che è possibile fare, lo si sta facendo. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore è venuto qui (come anche il viceministro Galeazzo Bignami) e ci ha offerto supporto riflettendo anche su quello che potrà esserci dopo e quindi sulle soluzioni per cambiare passo".  

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Nella frazione di Portonovo, durante tutta la giornata di ieri sono stati effettuati sopralluoghi e controlli. I residenti del solo centro abitato di Portonovo, da ieri sera, sono potuti tornare nelle proprie abitazioni. Il sopralluogo svolto ieri pomeriggio con i tecnici regionali ha mostrato comunque un forte danneggiamento dell’argine del Sillaro lato Portonovo che sarà riparato quanto prima. La frazione di Portonovo non è stata sommersa solo perché il Sillaro ha rotto prima dal lato di Spazzate Sassatelli abbassando i livelli del fiume. Il Comune di Medicina, in accordo con Prefettura, Regione e Città Metropolitana ha confermato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per l’intera giornata di giovedì 18 maggio. Invitando inoltre le società sportive a rinviare allenamenti e attività. Dopo aver ripristinato via Saffi in centro storico che stamattina si era allagata causa innalzamento del Canale di Medicina, anche nelle ultime ore sono state evacuati alcuni cittadini della frazione di Buda per innalzamento del canale di scolo Garda e rischio di rottura del Sillaro. In via precauzionale, le persone sono state portate in sicurezza presso il Centro Ca’ Nova per passare la notte. Sono ancore numerose le strade chiuse sulla rete urbana ed extraurbana. Proseguirà il continuo monitoraggio su tutto il territorio dando priorità alle emergenze.

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