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Cronaca

Maltempo, Emilia sott'acqua: dichiarato lo "stato di crisi" regionale, via a sospensione fiscale, in arrivo 19 mln

Avvio alla ricognizione dei danni: agricoltura in ginocchio. Dal Governo in arrivo per la Regione 19 milioni di euro. Si resta in attesa della dichiarazione di stato di emergenza

Avvio alla ricognizione dei danni per cittadini, imprese ed enti pubblici. Dichiarato lo stato di crisi regionale in attesa della dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo e la costituzione di due centri di coordinamento a livello istituzionale e operativo. varate le misure organizzative per l’analisi delle cause della rottura dell’argine del Secchia e l’analisi delle arginature di Secchia, Panaro e Naviglio.

Sono questi in sintesi i contenuti dei provvedimenti (due Decreti e una lettera) emanati dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani per le zone del modenese colpite dell’alluvione.
 

La Regione ha attivato la procedura per la ricognizione dei fabbisogni finanziari per far fronte ai danni causati dal maltempo attraverso una Circolare che stabilisce le procedure per una tempestiva attività di ricognizione dei fabbisogni – attraverso la compilazione di apposite schede reperibili anche all’indirizzo https://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/ - per gli interventi di ripristino e per i danni subiti. In particolare per quel che riguarda il fabbisogno per gli interventi sul patrimonio privato e le attività economico-produttive, la Circolare invita i Comuni a pubblicare sui propri siti istituzionali e/o nelle forme che ritengono più opportune le apposite schede che, cittadini e imprese interessati devono compilare e trasmettere sempre ai Comuni entro il prossimo 28 febbraio.
Il primo decreto – che fissa a 90 giorni la durata dello stato di crisi regionale a partire dal 24 gennaio, data di adozione dell’atto si è reso necessario in attesa della dichiarazione di stato di emergenza nazionale che il presidente Errani ha, nei giorni scorsi, inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta e al Prefetto Franco Gabrielli.
Inoltre, per assicurare il raccordo e coordinamento tra gli enti interessati (sia  a livello istituzionale sia a livello operativo) ma anche per una più efficace gestione dell’emergenza,  il Decreto istituisce un Comitato istituzionale e un Centro di coordinamento operativo.
Il Comitato istituzionale è presieduto dallo stesso presidente Errani ed è composto dall’assessore regionale alla Protezione civile, dal Prefetto di Modena, dal presidente della Provincia di Modena e dai sindaci dei Comuni del modenese maggiormente colpiti  quali Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, Modena, San Felice sul Panaro e San Prospero. Il Comitato avrà il compito di concordare e valutare le misure, iniziative ed interventi necessari a fronteggiare l’emergenza in atto.
In Centro di coordinamento operativo, a supporto del Comitato istituzionale, sarà  insediato presso il Centro unificato provinciale di protezione civile a Modena ed formato da dirigenti, funzionari e tecnici della Regione e della Provincia di Modena. Il centro di coordinamento è suddiviso in funzioni: segreteria di coordinamento, funzione tecnica di valutazione, volontariato, logistica, assistenza alla popolazione, comunicazione, servizi essenziali e tutela dell’ambiente, servizi scolastici e assistenza sociale.
Il secondo Decreto costituisce un gruppo di lavoro tra esperti della Regione, di enti interregionali quali Aipo e l’Autorità di Bacino del Po che analizzi  e cause della rottura arginale del fiume Secchia e approfondisca dal punto di vista strutturale le  arginature dei fiumi Secchia, Panaro e Canale Naviglio. Inoltre, il provvedimento affida alla Direzione Generale Ambiente della Regione Emilia-Romagna, al fine di acquisire valutazioni tecniche indipendenti, il compito di richiedere ai Dipartimenti delle Università italiane qualificati in materia idraulica e geostrutturale, la disponibilità di professionalità di elevato profilo tecnico-scientifico per costituire una Commissione scientifica che, che ha il compito di analizzare e valutare le cause della rottura arginale del Secchia.

Maltempo. Dal Governo via libera alla sospensione fiscale. La soddisfazione di Errani. “Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge per il quale abbiamo lavorato in questi giorni e dunque esprimo soddisfazione per questo primo riconoscimento ad un territorio tanto duramente provato”. Così il presidente della Regione Vasco Errani commenta la notizia del Dl che sospende per sei mesi ogni forma di pagamento tributario o fiscale in favore di chi lavora e abita nelle zone del modenese colpite dell’alluvione. “Si tratta di un primo importante provvedimento che riguarda cittadini e imprese di ogni comparto oggi colpiti dall’alluvione e già pesantemente danneggiati dal terremoto 2012”.
Io penso che vada compresa la situazione di disagio e di forte tensione emotiva che vivono queste nostre popolazioni”, afferma Errani. “Voglio aggiungere che anche in questo dramma, c’è stata una forte reazione positiva della popolazione e dei tanti operatori impegnati sul territorio, che merita tutte le risposte possibili da parte delle istituzioni in termini di supporto, di attivazione dei servizi ed anche di seria valutazione di quanto accaduto, in particolare con la rottura dell’argine del Secchia. In questo senso, come stabilito dal tavolo di coordinamento, lavorerà un gruppo di esperti di alto profilo, che abbiamo chiesto ad un pool di Università di indicare, per fare chiarezza.
Puntiamo poi alla proclamazione dello stato di emergenza per la prossima settimana e, come prevedono le norme, abbiamo avviato la necessaria ricognizione. Infine, sottolineo la necessità che siano pienamente riconosciuti i danni subiti dalle famiglie e dalle imprese, lo merita una comunità laboriosa e tenace, che non vuole arrendersi, e lo merita un tessuto economico e produttivo di grande valore per il Paese, nell’agricoltura come nell’industria, nell’artigianato, nel commercio”.

Terremoto, a causa del maltempo saranno prorogate tutte le imminenti scadenze relative alle pratiche per la ricostruzione delle abitazioni e delle imprese. Prorogate tutte le imminenti scadenze relative alle pratiche per la ricostruzione delle abitazioni e delle imprese nonché dei progetti e delle istanze in attuazione del Piano delle opere pubbliche e dei beni culturali. I dettagli delle scadenze di ciascun adempimento saranno contenuti in una apposita ordinanza del presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani, che sarà emanata nei prossimi giorni.
«Con la decisione di spostare le scadenze per le pratiche della ricostruzione – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - rispondiamo ad una necessità del territorio e alle comprensibili preoccupazioni dei cittadini. Non è un segnale di rallentamento. Anzi, io sono certo che i professionisti e gli uffici pubblici continueranno ad impegnarsi per accelerare le procedure. Ma non possiamo correre il rischio che i cittadini perdano i loro diritti».
Il provvedimento si è reso necessario alla luce degli eccezionali eventi alluvionali verificatisi tra il 17 e 19 gennaio 2014 nei medesimi territori colpiti dal sisma del maggio 2012. Eventi  che hanno comportato, e comportano, numerosi disagi alle popolazioni oltre ad impedire il corretto e completo svolgimento del lavoro dei tecnici pubblici dei Comuni direttamente colpiti e di quelli ad essi contigui attualmente impiegati per gli interventi di messa in sicurezza e assistenza alla popolazione nonché dei tecnici privati residenti nelle aree colpite ed interessati dalle pratiche per la ricostruzione post sisma in tutto il territorio che non sono nelle condizioni di poter rispettare le scadenze previste.

Agricoltura in ginocchio. “Servono risorse per ristorare tutti i danni mobili e immobili, con procedure più snelle rispetto a quelle del terremoto. Si tratta di una tragedia  che si è abbattuta su un territorio già duramente provato dal sisma e che ha colpito  in modo particolare il settore agricolo.” Lo ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. Una richiesta avanzata dal presidente della Regione Vasco Errani  e che  Rabboni ha voluto ricordare in apertura del convegno sul nuovo Psr 2014-2020.  Frumento, orzo, segale sono andati persi;  compromessa la produzione del Lambrusco di Sorbara, in difficoltà anche la frutticoltura e gli allevamenti. Questa  la sintetica stima dei danni fatta da Rabboni, che ha sottolineato: “se il terremoto aveva  parzialmente risparmiato  colture e campi, l’alluvione ha invece pesantemente compromesso un’agricoltura di eccellenza.”
E mentre il Governo ha riconosciuto all’Emilia-Romagna 19 milioni di euro per la messa in sicurezza del nodo idraulico Secchia-Panaro, Rabboni - nel fare il  punto sulle iniziative in corso -  ha ricordato  in particolare il decreto con cui Errani ha  dato il via alla ricognizione dei danni e del relativo fabbisogno economico e  alla costituzione di una Commissione scientifica composta da esperti universitari di comprovata esperienza e competenza per analizzare le cause della rottura dell’argine del fiume Secchia.

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