Così il Palasport di Molinella diventa “casa” per centinaia di rifugiati | VIDEO
Ci sono anziani, neonati di appena un mese, pazienti oncologici o neo-trapiantati: "Aspettiamo che ci diano notizie, ma non sappiamo quanto durerà”
“Ci sono anziani, bambini, animali domestici, neonati di appena un mese, pazienti oncologici o neo-trapiantati. Aspettiamo che ci diano notizie, ma non sappiamo quanto durerà”. È un quadro difficile quello che descrive Emanuela Brunelli, addetta allo stato civile del Comune di Molinella e delegata alla gestione del Palazzetto Comunale di viale della Libertà. Il Palasport da tre notti è diventato “casa” per oltre cento persone, anche se a usufruire dei servizi messi a disposizione dal Comune e dalla Protezione Civile sono oltre duecento persone. Il Palazzetto ha accolto persone evacuate da San Martino in Argine, Selva Malvezzi e da altre frazioni limitrofe, tra cui quella di S. Antonio a Medicina. Il motivo delle evacuazioni è l’enorme quantità di acqua fuoriuscita dal torrente Idice che in più punti ha rotto i suoi argini riversandosi in decine di abitazioni.
Il Palasport, però, è diventato casa anche per chi viene da lontano. Più precisamente dal Piemonte: a Molinella sono infatti arrivate due squadre della Protezione Civile della Regione Piemonte che dallo scorso martedì si sono messe a disposizione della popolazione locale.