Maltempo Emilia-Romagna, l’aggiornamento della Regione
Ancora a migliaia le persone evacuate. Centinaia, invece, le frane e le strade chiuse al traffico
Sono ancora alti i numeri della catastrofe climatica che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna. E i dati lo dimostrano: 36.600 le persone evacuate, di cui oltre 27mila solamente nel ravennate, 4.830 in provincia di Forlì-Cesena e oltre 4mila a Bologna. Tantissimi anche gli interventi di assistenza alle persone, che continuano ininterrottamente: 4.963 persone (di cui 3.652 nel ravennate, 798 nel bolognese, 509 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolte in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).
Dissesto idrogeologico
Al momento, uno dei maggiori problemi è rappresentato dalle frane, 305 quelle principali:
- 127 in provincia di Forlì Cesena: Modigliana, Dovadola, Predappio e Roncofreddo. E ancora: Casola Valsenio, Cesena, Meldola, Tredozio, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Bertinoro, Meldola, Portico e San Benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano.
- 90 in provincia di Ravenna: Casola Valsenio e Brisighella
- 49 in provincia di Bologna: tra i comuni più colpiti Fontanelice (con 9 frane), poi Loiano, Casalfiumanese, Monte San Pietro. Frane anche a Monzuno, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Monte San Pietro, Pianoro, Sasso Marconi, Bologna, Valsamoggia.
- 12 in provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Prignano sulla Secchia, Serramazzoni, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Montese.
- 14 in provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano, Villa Minozzo, Ventasso.
- 13 in provincia di Rimini: il più colpito Montescudo, con 6 frane, poi Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria e San Leo.
Più di cinquecento le strade chiuse, mentre sono oltre 1.200 i volontari in soccorso alla popolazione. Di questi, oltre mille appartengono alle Colonne mobili nazionali e a quelle delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Provincie Autonome di Trento e Bolzano. Gli altri 200 volontari afferiscono ad associazioni e Coordinamenti provinciali del volontariato della Regione Emilia-Romagna.