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Cronaca

Conta dei danni nei condomìni, risarcimenti possibili? E chi paga?

INTERVISTA | Il presidente dell'associazione che riunisce gli amministratori condominiali Mauro Tonolini spiega cosa si deve o si sarebbe dovuto fare per ottenere il risarcimento danno in casi come l'ondata di maltempo eccezionale che ha colpito il bolognese

Cantine allagate, ascensori danneggiati dall'acqua, pianerottoli e vani scala ricoperti di melma: tanti i disagi all'interno dei condominii colpiti dall'alluvione che in questi giorni ha interessato non solo Bologna (via Saffi tra le zone più problematiche), ma tutta l'Emilia-Romagna. La preoccupazione, una volta portate in salvo le persone e gli animali, è quella delle conseguenze di tutto questo anche in termini di conti da pagare. Provvederà il condominio? Ci saranno dei risarcimenti? Abbiamo chiesto a Mauro Tonolini che è il presidente provinciale di Confamministrare e il vicepresidente nazionale dell'associazione che riunisce gli amministratori di condominio: "Siamo stati colpiti direttamente perché il mio studio amministra proprio quel condominio di via Idice a Monterenzio che è stato evacuato dalla Protezione Civile. Ci siamo ben guardati di essere di intralcio in un momento difficile, ma sappiamo quello che ci aspetta quando sarà finita questa situazione di emergenza. Le assicurazioni 'globali fabbricati' non sono obbligatorie per legge e in genere copre eventi come gli incendi, ma non quelli catastrofali come maremoti, terremoti, esondazioni, che esistono ma prevedono come intuibile dei costi molto elevati che scoraggiano". 

Chi la stipula un'assicurazione che copre anche questo tipo di evento? 

"Succede (comprensibilmente) che la volontà di tutelarsi si scontra con i costi molto sostenuti di queste polizze assicurative. Lo so perché è successo dopo il terremoto del 2012: in un primo momento, quello della paura, si pensa a come salvaguardarsi, ma poi subentra la comunicazione dei costi e diventano tutti fatalisti. Ricordo che solo un condominio decise di procedere. Sono convinto che nelle prossime settimane mi verranno chiesti dei preventivi". 

Gli amministratori sono tenuti a informare i condomini di queste possibilità di tutela?

"L'amministratore di condominio ha sempre portato a galla queste problematiche: non possiamo essere indifferenti alle questioni legate alla sicurezza e anzi, dobbiamo sempre dimostrare massima responsabilità. Se oggi è possibile fra salire sui tetti delle nostre case gli esperti che rimettono in sesto tegole e grondaie in modo che nessuno si faccia male, è perché è stata montata la linea vita, così come indicato da una apposita normativa. E approfitto per dire che se ci fossero ancora condominii che non sono in regola, dovrebbero provvedere subito". 

In questi giorni siete stati coinvolti nelle questioni legate al maltempo sia su Bologna che sulla provincia?

"Abbiamo ricevuto incessantemente centinaia di chiamate. Segnalazioni, domande, timori per quelli che saranno i costi per rimettere le cose a posto". 

E alla fine, chi pagherà il conto? 

"Bisogna capire di chi è la responsabilità e la prima domanda da porsi è: il condominio ha fatto la giusta manutenzione? Prima di arrivare a rispondere a questo quesito però bisogna risolvere i problemi: dalla melma nel vano scale all'aspirazione dell'acqua, dalla pulizia delle parti comuni al ripristino degli ascensori (anche per chi le scale non le può fare). E poi certo, trovare il tempo e le energie per capire, come dicevo, di chi sono le responsabilità". 

Chi ha subito danni alle cose cosa deve fare? 

"Deve fare la cosiddetta lista della spesa ed elencare ciò che è stato perso e ciò che è stato danneggiato. Chiaramente la quantificazione del danno va fatta fare a un perito e non al proprietario delle cose". 

Visto che la migliore prospettiva è il risarcimento, parliamo di assicurazioni. Quali ci salvano in casi come quelli che abbiamo descritto? 

"Esistono due coperture assicurative: la polizza 'globale fabbricati' e quella privata, che ogni condomino può decidere se fare o meno in autonomia. Uno dei residenti del condominio di Monterenzio evacuato per esempio ne aveva una valida anche per gli eventi catastrofali e stipularla si è confermata una scelta saggia, oltre che segno di grande sensibilità anche perché, diciamolo, bombe d'acqua e fenomeni come quelli che abbiamo appena vissuti, saranno sempre più all'ordine del giorno". 

Preoccupazione per quei danneggiamenti che non si vedono: chi teme che possano essere state compromesse le fondamenta, ha ragione?  

"Prima che le fondamenta possano subire dei danni devono essere lambite dall'acqua per anni e quindi direi di no, che possono stare tranquilli. Diverso è il tronco che da monte arriva a valle e va a sbattere contro i piloni dei ponti danneggiandoli". 

Mauro Tonolini, presidente provinciale di Confamministrare

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