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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Lazzaro di Savena

Maltrattamenti casa-famiglia, la figlia di un ospite: “Ora mille cose a cui pensare”

Il padre della donna era ricoverato in ospedale al momento del blitz dei Nas, e non era presente nella struttura

“Per favore lasciatemi stare, non ho voglia di parlare. Ho mille cose molto più importanti a cui pensare in questo momento, non potete immaginare”.  Non vuole parlare e sono poche le parole della figlia di uno degli anziani ospiti della casa Il Fiore a San Lazzaro, finita nella bufera dopo il sequestro dei Nas.

Una vicenda orribile, che ha portato alla luce, grazie alle intercettazioni ambientali dei carabinieri, come i pazienti venissero maltrattati e fossero oggetto di vessazioni, sottoposti a trattamenti medici lesivi della persona attraverso la reiteata somministrazione di farmaci, anche ad azione psicopatia, non motivata ne giustificata da reali esigenze terapeutiche.

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E’ un quadro orribile quello che emerge dalle carte, che in maniera dettagliata spiegano cosa è accaduto per mesi in quella che è stata definita, ormai, la casa degli orrori. La donna avrebbe appreso quanto accadeva nella casa Il Fiore la mattina del blitz dei Nas, ma il padre, da qualche settimana, non era nella struttura ma ricoverato in un ospedale di Bologna dopo l’intervento dei carabinieri nella casa degli orrori che, con una scusa, entrarono avendo capito il suo stato di salute dalle intercettazioni.

Da quanto si apprende, sembra che anche da questo ricovero gli inquirenti avrebbero appurato quanto accadeva nella casa degli orrori, riscontrando poi, anomalie anche nelle cartelle cliniche delle persone ospitate.

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