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Cronaca

Mamma con figli disabili, negato il trasferimento per accudirli: 'Una botta al cuore'

"Il Sant'Orsola mi ha negato il trasferimento, accolto invece dall'azienda ospedaliera di Salerno". I sindacati: "Sconcertante. La dipendente risulta unico tutore dell'interdetto"

E' l'Organizzazione Sindacale FIALS (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità) di Bologna a rendere pubblica la storia di una mamma dipendente dell'ospedale Sant'Orsola alla quale è "stato negato con atto formale dal Policlinico il nulla osta per il trasferimento temporaneo di un anno per assistere i figli disabili (presso l'Azienda San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, Salerno) senza nessuna motivazione sostenibile dal punto di vista tecnico e morale". L'azienda salernitana aveva invece accettato la richiesta della dipendente. 

"E' stata una delusione destabilizzante - racconta la donna a BolognaToday - e non so cosa pensare. So solo che come mamma non posso accettare di poter assistere mio figlio solo tre giorni al mese, quelli concessi dalla 104". La signora racconta di essere stata dipendente a Salerno (la sua città di origine) di una casa di riposo e di avere a un certo punto perso il lavoro: "Visto che sono un Oss ho pensato di fare dei concorsi, compreso quello di Bologna, e dopo qualche anno mi hanno fatto sapere di essere stata accettata. Così mi sono trasferita, lasciando a Salerno i miei due figli disabili, di cui un 22enne affetto da pretaparesi spastica gravissima, per poterlo vedere solo pochi giorni al mese". Nel contratto pare che come vincolo ci fossero soltanto i primi sei mesi di prova. 

"Sconcertante che, nonostante il pagamento dello stipendio della dipendente sia a carico totale dell’Azienda che accetta la domanda di comando (e quindi l'Azienda San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona) - spiegano i sindacati - il Sant'Orsola Malpighi non abbia concesso il nulla osta, essendo di fatto anche a conoscenza che la dipendente risulta unico tutore dell’interdetto (figlio affetto da grave disabilità con Art. 3 comma 3 L.104/92) nominato con giuramento di rito presso il Giudice Tutelare del Tribunale di Salerno".

Secondo FIALS il rifiuto del S.Orsola Malpighi mette a grave rischio l’assistenza dei due disabili, soprattutto sotto il profilo psicologico, ma anche economico, visto che "la madre con 1.200 euro al mese, deve pagare affitto, mangiare e sostenersi a Bologna, a 1.000 km da casa, cercando di risparmiare il massimo per inviare del denaro per le cure dei figli. Chiediamo l’intervento delle Associazioni e dell’Assessore alla Sanità, per tutelare il Diritto di una madre ad accudire i figli affetti da grave disabilità".


 

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