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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Dell'8 Agosto

Mafie, Don Ciotti davanti a 200 mila persone: "Che vergogna quelle risate dopo il sisma del 2012"

La marcia anti-mafia di Libera arrivata in Piazza VIII Agosto, gremita. Don Ciotti, Piero Grasso e il ministro del Lavoro Poletti sul palco: "Ancora troppe ombre e zone oscure"

Un corteo lungo tre chilometri, colorato da un arcobaleno di bandiere e striscioni che dicono "no alla mafia" e poi una piazza, Piazza VIII Agosto, riempita da circa 200 mila persone raccolte intorno a un palco dal quale Don Ciotti ha parlato di "infiltrazioni": un termine che andrebbe abbandonato in riferimento alle mafie del nord Italia, per lasciare spazio alla parola "occupazione" visto che "Le mafie non hanno bisogno di infiltrarsi, di mascherarsi, di entrare dalla porta di servizio, anzi, in questi anni hanno trovato tante porte aperte, hanno trovato strade spianate, passerelle, a volte perfino comitati di accoglienza". La manifestazione si è svolta serenamente, oscurata solo da una contestazione, quella dei giovani comunisti del Prc che hanno polemizzato con il Partito Democratico e dalle parole del capogruppo regionale della Lega Nord Alan Fabbri, che ha parlato di 'antimafia fasullo'.

L'INTERVENTO DI DON CIOTTI DAL PALCO BOLOGNESE DI PIAZZA VIII AGOSTO. "Nel nostro paese - rincara il presidente di Libera dal palco della piazza felsinea -  "c'è un livello di commistione mai raggiunto prima. Le mafie dialogano con pezzi dell'impresa, della politica, della borghesia delle professioni, condizionano la vita politica e amministrativa in molti territori". Secondo Don Ciotti una comunità non puo' essere lasciata nel dubbio che ci sia stato un negoziato tra le istituzioni e la mafia perchè la democrazia e' incompatibile col potere segreto. "Ci sono ancora troppe ombre, zone oscure, trattative inconfessabili - ammonisce don Ciotti - ma la democrazia e' incompatibile con il potere imposto e anche con il potere segreto. Il prezzo della ragione di Stato non puo' essere il nostro bisogno di verita' e giustizia. Verita' e giustizia ci devono essere".

"SIAMO TUTTI CON NINO DI MATTEO". Il presidente di Libera cita in particolare Nino Di Matteo, il pm di Palermo che sta indagando proprio sulla trattativa Stato-mafia. "Siamo con lui e con tutti quanti lottano", afferma don Ciotti, che ci tiene a mandare un messaggio di incoraggiamento a forze dell'ordine, magistrati e a chi nelle istituzioni lotta contro la mafia e la corruzione. "Denunciamo chi ostacola tutto questo- insiste- la prima eredita' che riceviamo dai familiari delle vittime e' avere coraggio, guardare le cose in faccia, seguire la voce scomoda della coscienza".

LE INTERCETTAZIONI DELL'INCHIESTA "AEMILIA" E ALLE MAFIE IN EMILIA ROMAGNA. Dal palco di Bologna don Luigi Ciotti non ha fatto molti riferimenti alle mafie in Emilia-Romagna, convinto com'è che le organizzazioni criminali non risparmino nulla e nessuno. Però il presidente di Libera ha citato un dettaglio emerso dalle intercettazioni dell'inchiesta Aemilia sulle attività della 'ndrangheta in Emilia-Romagna, le risate con cui gli affaristi accolsero il terremoto del 2012, cosi' come era accaduto anche all'Aquila. Un fatto successo "anche qui in Emilia-Romagna nel disprezzo assoluto del dolore di chi aveva perduto tutto. Che vergogna".

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PIERO GRASSO, SUL PALCO DI LIBERA ANCHE IL PRESIDENTE DEL SENATO.  "Sulla legge contro la corruzione "cercheremo di andare avanti e far si' che queste norme non vengano annacquate per renderle inefficaci". Lo assicura il presidente del Senato, Pietro Grasso, questa mattina a Bologna per la manifestazione antimafia organizzata da Libera. E lancia un severo monito: "Deve esserci la volonta' politica da parte di tutti i parlamentari". Grasso, sollecitato anche da don Luigi Ciotti, assicura il suo impegno. "Come presidente del Senato ho fatto di tutto e penso di aver raggiunto un risultato importante, portando in aula il tema della corruzione, dell'evasione fiscale e del falso in bilancio, che da due anni non trovavano spazio". Insomma, insiste Grasso, "ho piantato una bandierina. Ora cercheremo di andare avanti". Grasso sottolinea poi come anche le ultime inchieste "hanno dato riscontro a cose che diciamo da anni, anche quando ero procuratore nazionale antimafia". E cioe' il "pericolo di questo risvolto negativo della criminalita' organizzata, che usa la corruzione e non piu' l'intimidazione in contesti" legati alla pubblica amministrazione, alla politica e all'economia.

Manifestazione anti-mafia: al via il corteo

POLETTI DA BOLOGNA: "UNA RIFLESSIONE SULLE PENSIONI VA FATTA". "Sulle pensioni serve "piu' flessibilita' in uscita" e su questo il Governo lavorera' con l'Inps. "Siamo d'accordo con Boeri - afferma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - lui sta facendo una valutazione sugli impatti economici e poi ragioneremo insieme". A margine della grande manifestazione antimafia organizzata oggi a Bologna da Libera, Poletti spiega che sulle pensioni "siamo intenzionati ad aprire una riflessione", in particolare sulla "esigenza di flessibilizzare in uscita" il sistema, "a partire dal problema socialmente piu' acuto delle persone piu' anziane che perdono il lavoro ma non hanno maturato i requisiti e rischiano di trovarsi in una terra di nessuno. Su questo- ribadisce il ministro- siamo d'accordo con Boeri".

(Fonte Dire)

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