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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Manifestazione dei ristoratori a Roma, tafferugli con la polizia, Favia: "Ci dissociamo, fomato corteo parallelo"

L'ex M5S (e ristoratore) alla guida di uno spezzone che ha provato ad aggirare il blocco delle forze dell'ordine per arrivare sotto Montecitorio

"Non ci hanno fatto arrivare, hanno bloccato i pullman e poi ci sono gli estremisti in piazza". E' furioso Giovanni Favia, oggi a Roma per la manifestazione dei ristoratori aderenti alla campagna #ioapro, nella quale non sono mancati momenti di tensione con la polizia.

La manifestazione, che in prima battuta non era stata autorizzata, si è comunque riunita a Piazza San Silvestro, e qui, tra le fila dei partecipanti, si sono anche infliltrati anche gruppi di volti noti dell'estremismo di destra romano. La tensione si è alzata e sono volate manganellate e qualche bottiglia di vetro. Una parte del corteo poi ha decisamente virato percorso, avvicinandosi fino a vedere via del Parlamento. 

"Abbiamo lasciato il corteo. Noi ci dissociamo, perché non siamo violenti. Ce ne siamo andati subito". scandisce Favia, in un video pubblicato su Facebook, dove ricostruisce i fatti e punta il dito contro il Governo.

"Chiediamo le dimissioni del ministro dell'Interno", urla l'ex M5s parlando al megafono in piazza. "Le Forze dell'ordine, a tavolino, hanno lasciato fuori migliaia di persone pacifiche- accusa Favia- bloccati in autostrada e sequestrati in stazione".

Quelli che invece sono riusciti ad arrivare, "in piazza hanno trovato gli estremisti- continua l'ex M5s- che sono stati lasciati liberi di fare quello che volevano". Non solo. "I bar della piazza vendevano bottiglie di vetro -accusa Favia- trovo inconepibile che la piazza non sia stata messa in sicurezza. È una vergogna".

Secondo Favia, "lo hanno fatto per delegittimare il movimento. Ci vogliono vendere all'opinione pubblica come gente che fa casino. E' stato fatto a tavolino sulla nostra pelle, per spegnere la forza civile di questa protesta". In tutto questo, punta il dito Favia, "c'è un responsabile ed è il ministro dell'Interno. Non si può negare a un movimento sociale in un periodo come questo qualsiasi piazza, a pochi giorni dalla manifestazione. E non puoi non mettere in sicurezza la piazza. Chiediamo le dimissioni del Ministro dell'Interno".
 

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