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Cronaca

Finti manifesti elettorali su Salvini e di Maio in città: 'Terroni votatemi'

Affissi sulle bacheche destinate ai manifesti elettorali per le prossime elezioni. Indaga la Digos

Sono comparsi in varie zone della città questa mattina e sono stati affissi proprio sulle bacheche destinate ai manifesti elettorali per le elezioni del 26 maggio, peccato che siano falsi. 

Da Matteo Salvini con il dito puntato "Terroni votatemi" e "Più armi nelle scuole" a "Onesti quando ci pare" con la foto del leader 5 Stelle Luigi Di Maio. Delle indagini si occupa la Digos.

La firma è di "#castigat". Potrebbe ricordare la locuzione latina "castigat ridendo mores", ovvero "corregge i costumi ridendo"?

Il sottosegretario ai Beni culturali, Lucia Borgonzoni, lo definisce "l'ultimo atto antidemocratico ai danni della Lega e di Salvini, che si inserisce in una lunga scia di gesti che contraddistinguono da anni alcune aree antagoniste e non solo, che ruotano attorno al territorio bolognese", azioni "ingiustificabili da condannare senza se e senza ma, e mi aspetto che tutte le forze politiche prendano le distanze". Secondo la leghista, i contestatori "sono così a corto di idee e argomenti che per colpire la Lega e il programma di buonsenso di Salvini devono ricorrere a manifesti falsi e diffamatori". Un gesto, afferma, "ignobile e vile, che rappresenta una palese violazione della normativa in materia elettorale e dimostra la pochezza di chi lo fa". Ora, conclude "confido nel lavoro delle autorità per l'identificazione degli autori. Se pensano di intimidirci o fermarci, si sbagliano di grosso".

La capogruppo del Carroccio a Palazzo D'Accursio, Francesca Scarano, assicura che "quanto prima saranno rimosse le affissioni abusive e gravemente offensive contro Salvini, effettuate da un gruppo ben identificabile, '#castigat" e che si sa valutando un esposto in Procura, aggiungendo che "in un clima di estrema pochezza e bassezza, con avversari politici pieni di livore e spregio delle regole, il minimo che devono fare i governanti della città è denunciare e contrastare questi atti dannosi per la democrazia. Spero- conclude- che a differenza di ieri, quando neanche una parola si è spesa a difesa delle Forze dell'ordine attaccate da un migliaio di facinorosi, oggi si difenda la legalità".

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